Il 2020 è stato un anno decisamente "sui generis", diciamo così. È stato, infatti, l’anno della pandemia di Covid-19. Una pandemia che si è tirata dietro una serie di problemi di carattere sanitario e non, ma anche tante critiche al nostro scapestrato governo. Diversi volti noti della politica e dello spettacolo (ma non solo) hanno espresso il proprio disappunto contro le misure che Giuseppe Conte e la sua squadra hanno adottato per far fronte alla diffusione del nuovo coronavirus.
Ma sul banco degli imputati, non sono finite solo le misure anti-Covid. Più in generale, possiamo dire che il "piano pandemico" ha fatto acqua da tutte le parti. Ricordate le care conferenze stampa del premier a reti unificate? O la fuga di notizie sulle varie bozze dei dpcm a tarda notte? Ecco, non ottime performance per un presidente del Consiglio. Eppure tutto ciò è successo in questi mesi e 60 milioni di italiani hanno dovuto imparare a interpretare le parole (e i gesti) di Giuseppi.
Così, contro il nostro governo, sono state alzate diverse barricate. Dal mondo della politica a quello dello spettacolo. Passando per commercianti, estetiste e parrucchieri per finire con i ristoratori. Contro i giallorossi si è schierato sicuramente Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte, fin dallo scorso febbraio, ha espresso il suo dissenso nei confronti delle misure di contenimento del coronavirus, da lui giudicate gravemente anti costituzionali. In pieno stile “sgarbesco”, il critico ferrarese è stato portato via di peso da due sedute in Parlamento, una delle quali per essersi rifiutato di indossare la mascherina. Ma Sgarbi non è l'unico politico ad aver messo in evidenza i grossi limiti del nostro governo. La lista, infatti, è molto lunga: i nomi arrivano da maggioranza e da opposizione. Qualche esempio pratico che ha fatto indignare? Il ritardo sulle mascherine con padrino d'eccezione Domenico Arcuri, la trovata di Lucia Azzolina dei banchi a rotelle destinati alle scuole, le corpose task force per gestire l'emergenza causata dal Covid e i numerosi dpcm incomprensibili che hanno gettato nel panico gli italiani (con tanto di successive faq per spiegare le intenzioni del premier).
E se alcuni politici hanno usato le "maniere forti", Gianfranco Vissani non è stato da meno. Il noto chef si è fatto portavoce di una delle categorie più penalizzate dalle restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus, quella dei ristoratori. L’ultimo dei suoi sfoghi risale a poco prima di Natale, quando Vissani ha così commentato la decisione di chiudere bar e ristoranti per tutto il periodo natalizio: "Qual è il mio pensiero sulle chiusure ulteriori a Natale? Hanno rotto ufficialmente i coglioni! Loro devono chiudere per la tutela dei cittadini italiani, ed è giusto, ma devono fare come la Germania, che dà l'80% alle imprese e ai dipendenti! Dovete chiudere? Bene, è giusto. Ma lo Stato italiano deve tutelare le aziende, è suo obbligo. Questo trattamento non è più accettabile". Ma Vissani è andato oltre e ha proposto una “class action” contro il governo, che a 5 giorni dal Natale ha deciso di far chiudere i locali, già attrezzati per i pranzi natalizi. “Mi chiedo cosa stia facendo Conte - ha concluso -. Vedo confusione, scelte imbarazzanti e nessuna logica. Dall'inizio della pandemia io ho perso un milione di euro e se arriva la terza ondata del Covid ci sarà una rivoluzione".
Al mondo dei ristoratori, segue quello delle partite Iva, delle estetiste (vedi le numerose storie social di Cristina Fogazzi), dei commercianti. Tutti hanno alzato la voce per protestare contro la mala gestione del governo. Anche il settore dello spettacolo è dovuto scendere in piazza per ottenere qualche soldo. Questa categoria, infatti, è stata completamente abbandonata dal governo giallorosso. Chi più chi meno, tutti si sono fatti sentire e hanno tirato le orecchie a Conte. Loredana Bertè, ad esempio, durante la finale di The Voice senior, ha risposto pungente alla domanda della Clerici sul perché fosse pensierosa: "Eh sì perché in realtà ho preso appunti sugli ultimi dpcm di Conte, se vuoi te li spiego". Duri attacchi al premier anche da parte di Iva Zanicchi ("Il Covid è mutato? Dicono che si sapeva da settembre. Ma quelli che governano non si vergognano?"), di Sandra Milo (che si è pure incatenata davanti a Palazzo Chigi "perché Conte non aiuta gli italiani") e di molti altri.
Anche Enrico Montesano non si è risparmiato e ha condannato apertamente le scelte del governo. "Ci ha tolto la libertà con la complicità dei media che manipolano le notizie. Le parole di Conte hanno lo stesso peso di quelle di Adolf Hitler: dittatura", ha detto l'attore romano attraverso un video.
Sicuramente, una menzione speciale, la merita Luca Bizzarri. Negli scorsi mesi, si è più volte scagliato contro "questo governo di incapaci". Sui social ha manifestato tutta la sua rabbia e delusione. Ha smascherato Casalino e la sua voglia di primeggiare durante le conferenze stampa del premier ("Ma questa inquadratura che, ve lo dico perché è il mio mestiere, è studiata APPOSTA per far entrare Casalino nell’inquadratura non rende tutto clamorosamente ridicolo?), ha criticato la scelta di limitare le libertà delle persone ("Ora ci dicono con chi dobbiamo pranzare?"), ma soprattutto ha evidenziato come in questi mesi il governo abbia cambiato idea dal giorno alla notte. "Persone inadeguate in posti di potere diventano menti pericolose", scriveva solo lo scorso 11 dicembre.
Insomma, le falle del governo sono state
parecchie da inizio pandemia. Gli italiani hanno protestato e bocciato questo governo, ma è servito a poco. La politica di oggi non prevede l'ascolto dei cittadini, ma il gioco di chi conquista più poltrone.
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