Lo show dei flop: Raidue sprofonda dietro a La7

Lo show dei flop: Raidue sprofonda dietro a La7

Per Raidue non è proprio un bel viaggio. Correndo «coast to coast» da una sponda all’altra d’Italia è finita a non approdare da alcuna parte. Giovedì sera il secondo canale della Rai ha subito l’ennesimo tonfo: in prima serata è risultato ultimo tra le sette reti generaliste, addirittura dietro - e di molti punti - a La7 (dove c’era in onda Piazza pulita di Formigli). Poche volte, a memoria d’Auditel, s’era vista una simile débâcle: il programma Italia Coast2Coast (già improbabile nel titolo) è stato visto solo da 693mila spettatori con un misero 2,78 per cento di share: il pubblico ha rifiutato sdegnosamente i bizzarri personaggi delle tv locali presentati da Laura Barriales e Trio Medusa.
Certo, per una serata andata male non sarebbe il caso di stracciarsi le vesti, il fatto è che questo programma (anche nella prima puntata solo il 3,2 per cento) si va ad aggiungere agli altri che hanno buttato giù la seconda rete in primavera e, ancor più grave, a quelli che hanno fatto flop sull’ammiraglia. Il tutto a dimostrazione che risparmiare sul prodotto abbassando la qualità provoca un esito ancora peggiore: il pubblico se ne va e con esso gli investitori pubblicitari. La responsabilità di tutto questo è divisa equamente tra i vertici Rai, dal dg Lorenza Lei che ha scelto di risparmiare anche sui programmi, al direttore della nuova macro struttura intrattenimento Giancarlo Leone cui compete la scelta degli show, a Pasquale D’Alessandro che dirige il secondo canale, ma ora - come hanno chiesto i consiglieri l’altro ieri - si deve correre ai ripari.
Su Raidue, oltre a Coast2coast, non è stato gradito Eva, programma pseudo scientifico con servizi interessanti ma una conduzione (Eva Riccobono) imbarazzante: è stato sospeso dopo quattro puntate, le ultime tre a data (mai?) da destinarsi. Poco apprezzati anche gli spettacoli comici (quello di Lillo e Greg intitolato Scketch & soda è andato peggio del Trio medusa: solo 2,5 per cento) e gli speciali musicali (pure quello dedicato a Ligabue è andato male). Si ribatterà: almeno i dirigenti di Raidue cercano di sperimentare, di trovare nuovi show e nuovi volti, però riuscire a infilare un flop dietro l’altro come in questi mesi è alquanto singolare. La rete in prime time rispetto al periodo di garanzia di primavera dello scorso anno ha perso 2,33 punti percentuali. Il motivo sta anche nel fatto che non c’è più il talk di Santoro che alzava gli ascolti, ma anche in questo caso la scelta di mandar via il giornalista è della Rai medesima. Andando avanti di questo passo, il futuro si presenta tragico: il palinsesto autunnale, infarcito di telefilm, privato di un talent musicale come The voice e con solo un reality sul fronte show (Pechino Express), non ha neppure risolto il nodo del programma di approfondimento del giovedì sera dato che è stata scartata l’ipotesi di un ritorno di Mixer con Minoli.
Passiamo a Raiuno, dove accanto a show che hanno dato buona prova come Tale e quale (già riprogrammato per l’autunno) ed È stato solo un flirt della Clerici (che è riuscita a reggere l’impatto con Amici), ce ne sono altri che hanno avuto un esito devastante come Punto su di te del redivivo (televisivamente parlando) Claudio Lippi: lui ha sostituito in corsa Paola Perego la quale ha pensato bene di lasciare un programma destinato al flop (10 per cento di share, pochissimo per la rete ammiraglia). Per fortuna che a sostenere Raiuno c’è la fiction, come l’azzeccata serie Una grande famiglia.
Leone non sfugge, cerca di dare una spiegazione agli insuccessi, ma distribuisce le responsabilità: «La reti Rai - dice riferendosi ai predecessori - non hanno magazzino, non hanno cioè programmi da poter riproporre salvo casi rari: ciò implica la necessità di sperimentare nuovi programmi tutti insieme e in fretta. Una situazione che si sarebbe potuta evitare. Comunque alcune cose sono andate molto bene, altre decisamente male come Coast e Punto su di te (quest’ultimo non ricade sotto la giurisdizione di Leone, ndr).

Sperimenteremo altri programmi in autunno e anche in primavera: tra un anno faremo un bilancio, mi auguro positivo».
Stamattina si attende il responso Auditel di un altro show «nuovo»: Mi gioco la nonna dove a giocarsi è l’appena rientrato (sul primo canale) Giancarlo Magalli.

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