Come si sopravvive da figlia di Ezra Pound

Torna, con una "coda" inedita, il felice memoir di Mary de Rachewiltz. Tra poesia, arte, politica

Come si sopravvive da figlia di Ezra Pound

Mary de Rachewiltz, che oggi ha 95 anni, è nota soprattutto per essere l'unica figlia di Ezra Pound (Hailey, 1885 - Venezia, 1972) e la sua più devota custode: dopo aver riordinato l'archivio depositato a Yale, ne ha tradotto in italiano l'opera somma, I Cantos, e continua a difenderne la memoria contro chiunque tenti di sminuirne la grandezza di poeta o, peggio, cerchi di liquidarlo come pazzo. In realtà, Mary de Rachewiltz non è semplicemente la «figlia di», ma è un'elegante traduttrice, una delicata poetessa e soprattutto una raffinata scrittrice, come dimostra in Discrezioni. Storia di un'educazione (Lindau, pagg. 310, euro 24). Il libro è finalmente riproposto, dopo quasi mezzo secolo dalla prima edizione italiana (Rusconi, 1973), dalla quale differisce per un paragrafo in meno nella «Premessa» e un intero capitolo in più, quello conclusivo dell'edizione originale inglese del 1971, una «Coda», finora inedita in Italia, essenziale per comprendere la complessità della figura di Pound e delle sue vicissitudini, dall'internamento al St. Elizabeths Hospital alla sua liberazione.

Opera originale, Discrezioni non è un diario né un'autobiografia ma, come spiega l'autrice, «è un dialogo con i miei natali e col mio paese. È il risultato di una tradizione americana che va da Song of Myself di Walt Whitman a The Education of Henry Adams», non a caso molto apprezzati da Pound. Il titolo fa il verso all'autobiografia giovanile del padre, Indiscretions, ed è il tentativo, riuscito, di dimostrare come la storia della propria famiglia incida profondamente sul carattere e sulle scelte di un individuo. La vita di Mary comincia subito in salita: nata dalla relazione di Olga Rudge con Ezra Pound, sposato con Dorothy Shakespear, viene affidata a una famiglia di contadini altoatesini quando è ancora in fasce. Inizialmente tanto gracile da far dubitare della propria sopravvivenza, Mary reagisce e cresce come una piccola tirolese. Ogni tanto vengono a trovarla i genitori veri, conosciuti come «il Signore e la Signora», una coppia elegante che bada alla sua educazione: vogliono che impari le lingue e la portano in vacanza a Venezia, dove comincia a conoscere, e poco alla volta apprezzare, le bellezze delle città d'arte, non meno pregevoli delle meraviglie della natura. Ai prati e alle montagne alpine seguono altre esperienze: la scuola dalle suore a Firenze, le gite col padre a Roma, la casa sulle colline di Rapallo e il regno musicale della madre, l'Accademia Chigiana di Siena.

Oltre ad Ezra e Olga, fanno capolino tra le pagine di Discrezioni i protagonisti del mondo letterario e musicale di quegli anni: tra gli altri, troviamo T.S. Eliot, W.B. Yeats, Marinetti e George Santayana. Ma la letteratura non è tutto, e si parla anche di politica, che allora era un'altra cosa, almeno per Pound: riforme monetarie, giustizia sociale e lotta agli speculatori. Viene ricordata anche l'udienza concessa a Pound dal Duce nel 1933, durante la quale il Poeta tenta di convincere il Capo del governo a serbare la pace ispirandosi agli esempi virtuosi dei condottieri del passato. Arriveranno, invece, gli anni amari della guerra, le trasmissioni da Radio Roma e le conseguenti accuse, mai provate, di tradimento. Agli occhi della bimba, diventata intanto ragazza, si svelano i complicati rapporti della sua intricata situazione famigliare, che le sarà spiegata completamente solo dopo il crollo dell'8 settembre, quando Pound, con un viaggio avventuroso, riesce a salire al Nord «per sognare la Repubblica». Le pagine più avvincenti sono quelle dedicate alla fine della guerra, seguite da quelle più dolorose: dal periodo della gabbia di Pisa, dove Pound è rinchiuso nell'estate del 1945, alla lunga, drammatica detenzione nel manicomio criminale, da cui uscirà privato della personalità giuridica e affidato alla tutela della moglie Dorothy. Solo negli ultimi anni tornerà tra le braccia di Olga, con la ora quale riposa per l'eternità a Venezia, sull'isola di San Michele.

Oltre a essere un avvincente «storia di un'educazione», Discrezioni è anche una miniera ricca di notizie preziose per gli appassionati poundiani. Inframmezzata di citazioni e riferimenti ai Cantos, ne svela molti riferimenti personali che sarebbero altrimenti rimasti oscuri.

Non è, però, un'opera né pedantemente erudita, né boriosamente accademica: «Intingi la penna nel tuo cuore e scrivi!» è l'ammonimento che ha spinto Mary a redigere queste pagine «senza dipendere da documenti, archivi e corrispondenza privata», dato che «ciò che conta è la qualità dell'affetto».

E di affetto, oltre che di intelligenza, senso dell'ironia, e magnifico stile, traboccano le pagine di questo memoir.

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