"E' molto difficile per me parlare della mia famiglia. L'ho amata profondamente ma era costruita su dinamiche che mi facevano del male. Esistono due facce della nostra famiglia. Una è quella pubblica che è idilliaca e felice dove ci sono io che sono la pecora nera. Che sono un pazzo squinternato, depresso, pazzo e plagiato. Poi c'è la realtà di una famiglia incardinata su dei meccanismi ricattatori e che è fondata sul nascondimento dei segreti".
Così Silvio Muccino racconta a 'L'Arena' l'allontanamento dalla sua famiglia e dal fratello regista Gabriele. "La famiglia nella squale sono nato era disgregata.
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