Emma Marrone si schiera a favore dei lavoratori del mondo della musica. E per i fan è una sponda contro il governo giallorosso.
Andiamo con ordine. In questi giorni, la cantante salentina ha aderito alla protesta virtuale lanciata dai lavoratori del mondo dello spettacolo. Come molti altri, da Cristina Donà a Gianna Nannini, dai Negramaro a Laura Pausini, passando per i Subsonica, Daniele Silvestri, Roby Facchinetti e molti altri, tantissimi artisti hanno pubblicato sui social degli aggiornamenti a tema. Emma, come hanno fatto alcuni, ha deciso di tenere in mano un cartello con la scritta “Emma Marrone, cantante #iolavoroconlamusica”.
“Nella Musica - ha scritto Emma Marrone nella didascalia - lavorano in tanti, non solo i musicisti ed i cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del Pil), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid, rischiano di restare a casa. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al Dl Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica”.
I follower sono tutti con lei. E contro il governo. “La politica sta dimenticando molte categorie, vergognoso”, scrive un utente sul profilo Instagram di Emma Marrone. “Vogliamo che la Musica abbia il rispetto e le attenzioni che merita”, gli fa eco un’altra utente. E ancora si legge: “Speriamo che la politica riconosce il lavoro dei musicisti e coloro che stanno nell’ambito della musica”.
Per qualcuno, tra i fan di Emma Marrone, impedire al comparto musicale di lavorare si tratta di un controsenso incomprensibile nelle politiche di convivenza con il coronavirus. “Tutti si preoccupano di discoteche compleanni matrimoni - scrive ancora una follower perplessa - e poi concerti e scuola ancora in alto mare. Boh”.
Ma perché il mondo della musica, non solo Emma Marrone, è in subbuglio contro la politica? I musicisti, ma anche chi lavora dietro le quinte, come elettricisti, attrezzisti, tecnici delle luci e del suono, stanno manifestando virtualmente in questo modo affinché il governo permetta di organizzare di nuovo concerti e far ripartire anche questa
parte dell’economia italiana che rischia di non riprendersi per molto tempo dalle perdite. Così gli artisti “scioperano” sui social in vista della Festa della Musica, che ricorre il prossimo 21 giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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