Nel 1971, John le Carré ha già gustato l'inebriante sapore del successo letterario con Chiamata per il morto e La spia che venne dal freddo. E il mondo dei lettori (in misura molto minore quello dei critici) ha già visto in lui l'erede di Ian Fleming. Per lo scrittore inglese, gli eventi cruciali di quell'anno sono due, legati a doppio filo tra loro: da un lato pubblica The Naïve and Sentimental Lover, romanzo in cui la componente dell'avventura e dell'intrigo passa in secondo piano a vantaggio di quella sentimentale, come suggerisce il titolo, con il confronto fra due coppie molto diverse fra loro; dall'altro lato c'è il divorzio dalla prima moglie Alison Ann Veronica, sposata nel '54. E nell'Aldo Cassidy del libro, palesemente affascinato da Helen, consorte del sedicente scrittore Shamus, è possibile intravvedere un indizio della crisi matrimoniale... The Naïve and Sentimental Lover è pressoché un unicum, nella produzione di John le Carré, ma ciò non significa che per lui in quanto uomo, prima che nel ruolo di autore, le questioni di spionaggio, degli equilibri e disequilibri internazionali e di guerra, prevalentemente fredda, cancellassero le questioni di cuore. Oreste del Buono sosteneva che «lo stesso spionaggio e lo stesso terrorismo potrebbero essere per John le Carré solo degli utili ingredienti, dei pretesti plausibili, degli strumenti d'eccezione per trattare con il maggior abbandono il suo interesse principale, fondamentale, irrinunciabile, che è semplicemente, quasi banalmente direi, l'amore».
A raccontare il John le Carré in love, il quale fu sempre incline a tutelare la propria privacy come e più di un segreto di Stato, provvede ora la signora Suleika Dawson, per un ventennio legata a lui da un'intensa relazione la cui storia potremo leggere in The Secret Heart: John le Carré: An Intimate Memoir, in uscita il 27 ottobre nel Regno Unito e nei Paesi del Commonwealth da HarperCollins, a quasi due anni dalla morte dello scrittore. «La segretezza - ha detto l'autrice - era un istinto di sopravvivenza nel profondo di John le Carré. All'inizio pensavo a lui come a un enigma, ma con il tempo sono arrivata a vederlo piuttosto come una macchina enigmistica, con innumerevoli versioni criptate di sé in attesa di emergere. Solo il ti amo sembrava uscire da lui in modo non codificato. Vorrei che i lettori vedessero un John le Carré nuovo, decriptato attraverso gli occhi di una donna che lo ha amato e che lui ha amato; un uomo complesso, brillante, a volte esasperante, spesso vulnerabile, ma sempre profondamente innamorato».
Le Carré ebbe varie relazioni segrete, durante il secondo matrimonio, quello con Valerie Jane Eustace.
Furono relazioni occasionali, e spesso condotte all'estero con donne incontrate per caso durante i suoi viaggi di lavoro, ma sempre intense, o drammatiche o persino tragiche. Soltanto una resse alla prova del tempo, come un segreto che nessuna spia aveva, fino ad ora, svelato. Suleika Dawson aprirà al pubblico The Secreat Heart di John le Carré.
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