Tampone della discordia per Belen: a lei in 24 ore, i cittadini di Capri aspettano anche 10 giorni

È esplosa la polemica a Capri dopo che Belen Rodriguez ha ottenuto il tampone e l'esito in meno di 24: i cittadini lamentano trattamenti di favore per l'argentina, mentre loro aspettano anche 10 giorni

Tampone della discordia per Belen: a lei in 24 ore, i cittadini di Capri aspettano anche 10 giorni

Sull'isola di Capri da diversi giorni infuria la polemica e al centro della stessa c'è, suo malgrado, Belen Rodriguez. La showgirl argentina è stata ospite una settimana fa sull'isola del Golfo di Napoli per prendere parte a un evento. È arrivata dopo essere stata per oltre un mese a Ibiza insieme agli amici e qui, una volta atterrata, è stata sottoposta al tampone. È la prassi imposta dal governo per tutti gli arrivi dalla Spagna, Paese attualmente inserito nella blacklist insieme a Malta, Grecia e Croazia. Sono i Paesi con maggior rischio sanitario per Covid e così sono previsti maggiori controlli.

Una volta giunta sull'isola, Belen si è diligentemente messa in isolamento fino alla comunicazione dell'esito del tampone. La showgirl argentina e la sua crew, proprio per ragioni di sicurezza, hanno alloggiato in uno yacht da sogno e non in uno dei bellissimi hotel dell'isola. Fin qui tutto regolare ma nel momento in cui la stessa ha condiviso sul suo profilo la foto del certificato di negatività, ottenuto in meno di 24 ore, i cittadini capresi hanno alzato la voce contro il sistema di sanità locale e a una settimana di distanza sembrano non placarsi. Le lamentele dei cittadini nascono dai diversi tempi di attesa, che per loro possono prolungarsi anche oltre i 5 giorni. L'accusa, quindi, è di aver concesso un trattamento di favore all'argentina solo perché nota.

La rabbia dei cittadini è stata inevitabile, sentendosi trattati come cittadini di serie B solo perché non hanno la notorietà di Belen Rodriguez. A esporsi in prima persona nelle scorse ore è stato un tassista di Capri, che ha raccontato la sua esperienza vissuta personalmente e non ancora conclusa. L'uomo si è rivolto al Fatto Quotidiano, al quale ha raccontato di aver sviluppato alcuni sintomi tipici del Covid come tosse e febbre e di aver dovuto aspettare 5 giorni per fare il tampone. Dopo di che, una volta effettuato, sono trascorsi altri 5 giorni per ottenere l'esito, per un totale di 10 giorni passati rinchiuso in casa senza poter lavorare e senza sapere se aveva o no contratto il Covid. "Ancora nessuno mi ha contattato ufficialmente per dirmi se sono negativo o positivo al Covid.

Ora la febbre mi è passata, sto benissimo, ma la situazione sta creando notevoli danni economici a me e a tutta la famiglia", ha affermato l'uomo, che ha annunciato un esposto ai Carabinieri. Belen è stata forse ingenua e se non avesse condiviso il referto non si sarebbe probabilmente sollevato un polverone, anche se nei fatti la presunta discriminazione ci sarebbe comunque stata.

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