Luca Russo
Alberto Vignali
La parola fine (forse) all'ultimo paradosso del campionato di serie C1 arriva nella tarda mattinata di ieri. Il presidente della Lega, il ragionier Mario Macalli, comunica in una nota che Spezia-Genoa si giocherà mercoledì 5 aprile alle ore 15 a Modena, «preso atto dell'ordinanza del Prefetto della Provincia della Spezia, con la quale vieta lo svolgimento della gara Spezia-Genoa di domenica 2 aprile 2006 allo Stadio A. Picco, per motivi di ordine e sicurezza pubblica (...) dispone che la suddetta gara venga posticipata a mercoledì 5 aprile 2006 Stadio Comunale A. Braglia, Modena, con inizio alle ore 15,00». Insomma si giocherà in Emilia nell'ultimo giorno utile prima delle ultime quattro giornate da disputare in concomitanza. Curiosa la scelta visto che Modena diciotto anni fa fu la sede di uno storico spareggio di B con il Genoa guidato proprio da Perotti vittorioso sui canarini per 3-1 con le reti di Di Carlo, Scanziani e Briaschi. Allora il Genoa scacciò lo spettro di quella C a cui potrebbe dire addio proprio grazie ad un risultato positivo con lo Spezia.
Sempre che gli Aquilotti scendano in campo. Sì perché la società spezzina alla notizia della decisione del campo neutro ha reagito rabbiosamente prima minacciando di non giocare, poi di schierare la Beretti. «La società desidera far presente ai tifosi spezzini e all'intera città - ha dichiarato il direttore generale Rocco Russo - che, a Modena, contro il Genoa, giocherà la formazione Berretti. La scelta di far disputare al di fuori della propria sede naturale un evento sportivo storico, anche in considerazione degli sforzi enormi compiuti dallo Spezia Calcio, segna una sconfitta profonda per i principi dello sport ed un'umiliazione per la tifoseria e la città di La Spezia. Tuttavia, il sindaco, il questore ed il prefetto hanno provveduto ad inviare una documentazione approfondita al ministro dell'Interno, tesa a dimostrare l'idoneità strutturale dell'impianto sportivo, chiedendo inoltre che la partita Spezia-Genoa venga disputata all'Alberto Picco il 18 aprile, data che trova d'accordo entrambe le società».
Per protesta i tifosi spezzini hanno bloccato prima il traffico poi la ferrovia, antipasto del presidio di oggi al Picco, mentre il sindaco della Spezia anziché smorzare i toni si è abbandonato a dichiarazioni tutt'altro che concilianti. «La decisione di far giocare Spezia-Genoa a Modena comporta grave pregiudizio per la sicurezza - ha dichiarato Giorgio Pagano - Ora a causa della grande tensione che si è generata nella tifoseria, che si è vista espropriata del diritto di vedere giocare alla Spezia questa importante competizione, è più facile che si verifichino incidenti». Non è mancato nemmeno il balletto elettorale che da sinistra a destra ha visto Banti (Margherita), Forcieri (Ds) e Gatti (An) prendere posizione con sfumature diverse per condannare la decisione della Lega di Serie C. Di tenore diverso invece le dichiarazioni rossoblù. «Hanno deciso di giocare a Modena e giocheremo lì - ha dichiarato il presidente Enrico Preziosi - Posso capire l'umore della tifoseria spezzina. Tutti hanno diritto di giocare in casa però in condizioni di sicurezza. Noi questa decisione la stiamo subendo». Infine la posizione dei tifosi. «Vogliamo intanto precisare che nessuno si è mai sognato di fare appelli mirati a partire senza biglietto - ha sottolineato Leo Berogno presidente dell'Associazione Club Genoani - e poi pensiamo ci siano delle incapacità da parti degli organi preposti per analizzare le partite a rischio. Credo che fosse giusto e doveroso giocare alla Spezia. Capisco la rabbia dei tifosi spezzini, per loro era la partita della vita».
Ma in serata lo Spezia Calcio non rinuncia allottimismo: «La notizia è che per lennesima volta siamo a un nulla di fatto - dichiara la società bianconera -. Il prefetto oggi ha revocato la sua decisione di inagibilità del Picco, quella cui faceva riferimento il comunicato della Lega. Quindi si può giocare, per questo speriamo che il 18 Spezia-Genoa si giochi qui».
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