Elegante sul parquet come pochi. Enorme realizzatore. E papà di Kobe Bryant, la leggenda del basket morta in un incidente aereo il 26 gennaio 2020: ieri è scomparso a 69 anni Joe Jellybean' Bryant, visto in Italia con le maglie di Rieti (dal 1984 al 1986), Reggio Calabria (stagione 1986/87, segnando 69 punti in una singola partita), Pistoia (dal 1987 al 1989, fu il primo americano della società toscana) e Reggio Emilia (dal 1989 al 1991), tutte città in cui aveva vissuto anche Kobe. In Nba aveva giocato anche papà Joe, scelto nel draft del 1975 da Golden State per poi andare a Philadelphia, nella squadra della sua città natale con la quale raggiunse la finale: quindi San Diego, Houston e la carriera in Italia, ai tempi in cui gli stranieri (due per squadra) parevano davvero di un altro pianeta. Da allenatore non ha avuto altrettanta fortuna, sfiorando la panchina di Rieti nel 2009 ma la squadra venne trasferita a Napoli.
Jellybean' soprannome dovuto alla sua passione per le caramelle gommose - danzava sul parquet e Kobe negli intervalli delle partite non faceva altro che tirare a canestro, imparando per di più perfettamente l'italiano. I rapporti tra i due si erano però deteriorati con il passare del tempo: i primi attriti risalgono al 2001, quando i genitori del Mamba' si oppongono al suo matrimonio con Vanessa ritenendo i due ragazzi - di 21 e 18 anni - troppo giovani. Addirittura i genitori non presenziano alle nozze, salvo poi riavvicinarsi con la nascita di Natalia, la prima nipote. Quando nel 2013 Joe e la moglie Pam decidono di vendere, senza il permesso del figlio, alcuni cimeli legati al suo periodo liceale, si finisce addirittura in tribunale.
I due genitori non si presentano nemmeno all'ultima partita di Kobe nel 2016, nè alla successiva cerimonia del ritiro delle due canotte: poi, finalmente, una parvenza di serenità fino all'incidente in elicottero del 2020 in cui muoiono anche la nipote Gianna e altre sei persone. Ieri, in seguito alle complicazioni seguite a un infarto, Joe Jellybean' Bryant ha terminato la sua avventura terrena: è bello immaginarlo con un pallone da basket in mano, tra le nuvole insieme a Kobe e Gianna.
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