Agnelli, altra mazzata: 16 mesi di inibizione

Nuova condanna Figc. Oggi udienza al Tar per i 2 anni sul caso plusvalenze

Agnelli, altra mazzata: 16 mesi di inibizione
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Un'altra mazzata per Andrea Agnelli. Sempre più solo e martellato dai giudici. Ieri, infatti, il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha inflitto all'ex presidente della Juventus un'inibizione di sedici mesi e una multa di 60mila euro in merito al secondo filone di indagini (manovre stipendi, rapporti con gli atleti e partnership sospette) nei confronti della società bianconera e dei suoi vertici con riferimento al triennio 2018-2021. Il tutto, come è noto, al termine di un iter processuale a livello sportivo partito dal lavoro dell'inchiesta Prisma portato avanti dalla Procura di Torino.

In attesa dello scontato ricorso, non può certo essere interpretato come un successo il fatto che la richiesta della Procura Federale fosse stata di venti mesi di inibizione, quattro in più di quelli poi comminati. Per Agnelli, insomma, una sconfitta pesante che segue il mancato patteggiamento dello scorso 30 maggio cui avevano fatto ricorso tutti gli altri deferiti. In quell'occasione la Juventus e gli altri dirigenti o ex dirigenti avevano concordato una pena esclusivamente pecuniaria anche in virtù della decisione di rinunciare a ulteriori ricorsi e appelli per il caso plusvalenze: 718mila euro al club bianconero e nessun altro punto di penalizzazione in classifica dopo i 10 relativi al primo filone, solo ammende e nessuna ulteriore inibizione per Fabio Paratici (47mila euro), Pavel Nedved (35,25 mila), Federico Cherubini (32,5 mila), Cesare Gabasio (18,5 mila), Paolo Morganti (15 mila), Giovanni Manna (11,75 mila) e Stefano Braghin (10 mila).

Sale così per il momento a quota 40 mesi l'inibizione complessiva che Agnelli dovrà scontare, considerando i 24 già confermati dal Collegio di Garanzia del Coni ad aprile in merito al caso plusvalenze. L'ex numero uno bianconero comunque non molla: oggi è prevista infatti l'udienza al Tar del Lazio in seguito al ricorso sulla sentenza del caso plusvalenze presentato dallo stesso Agnelli e dal suo team di legali.

Giorni caldissimi, allora. Mentre parte della prima squadra, compresi Allegri e Vlahovic, ha cominciato le visite mediche al JMedical. Facendo spallucce all'attacco di De Laurentiis a Giuntoli e rimanendo in attesa della sentenza Uefa circa la prossima partecipazione alle coppe: l'ipotesi più plausibile pare una sorta di patteggiamento tra il club e il governo del calcio europeo.

La dirigenza della Juve sarebbe infatti disposta a rimanere fuori dalle Coppe europee per un anno rinunciando alla prossima Conference League (in tal caso subentrerebbe la Fiorentina) e a qualsiasi tipo di ricorso al Tas. Se la sanzione fosse più pesante, la Juve ricorrerebbe invece in appello nelle varie sedi di giudizio: domani o giovedì, con ogni probabilità, il verdetto.

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