Americani in pole. Il Monza è pronto a parlare straniero

Interesse Usa per il club brianzolo. Ma bussano pure dal Medioriente

Americani in pole. Il Monza è pronto a parlare straniero
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Inter e Milan sono già americane, il Monza potrebbe diventarlo. Trattativa in corso tra il club brianzolo e una società a stelle e strisce per l'acquisizione del vecchio 1912, con affetto chiamato da chi ha conosciuto il biancorosso prima dell'avvento di Fininvest. Prima, in altre parole, che il Monza scoprisse la Serie A.

A pochi giorni dall'inizio della terza esperienza consecutiva nella massima categoria, ottenuta il 29 maggio 2022 dopo 110 anni nelle categorie minori, il Monza continua a fare gola a investitori d'oltre confine: la cordata americana non è la sola interlocuzione in corso, ma di sicuro quella allo stato più avanzato. Altre portano in Medioriente, latitudini già accostate alla Brianza, come in precedenza era successo per gli austriaci di Red Bull, vicini agli autodromi quanto al calcio (Lipsia, Salisburgo e New York su tutte).

Interessi concreti erano stati anche quelli di Orienta Capital partner in primavera, prima che le trattative si interrompessero a fine maggio: si parlò di una mancanza di intesa sulla ripartizione di quote (lasciando almeno il 30% a Fininvest) ma anche sulla visione strategica.

Di ingressi in società, in ogni caso, ne aveva cominciato a parlare anche Silvio Berlusconi. Diversi gli argomenti da mettere sul piatto: una società storica, associata a livello mondiale all'autodromo cittadino, a due passi da Milano e con costi di gestione più contenuti rispetto alle cugine meneghine. Certo, gli investimenti fatti da Fininvest sullo stadio Brianteo (nel frattempo divenuto U-Power Stadium) e centro sportivo Monzello (rinominato prima alla memoria di Luigi Berlusconi, poi anche di Silvio) sono stati ingenti. Le accorte strategie di mercato portate avanti nel mentre da Adriano Galliani, amministratore delegato e vicepresidente vicario, hanno fatto il resto: tanti giovani scoperti in Lega Pro e rivenduti con ampio margine.

All'indomani della scomparsa di Berlusconi si fece il nome dell'armatore greco Evangelos Marinakis, proprietario dell'Olympiakos e del Nottingham Forest. Voce curiosamente riproposta, senza fondamento, nelle scorse ore.

Si sapeva però che il campionato che sta per nascere sarebbe stato propedeutico alla ripresa di trattative: una situazione di stallo indirettamente confermata dal mercato parsimonioso del Monza, che dopo aver monetizzato le cessioni di Di Gregorio (Juve) e Colpani (Fiorentina), ha sin qui scommesso sul debuttante in A Sandro Nesta per il dopo Palladino, sul 20enne Forson (Manchester United) e sul prestito del 22enne Pizzignacco (Feralpisalò), oltre che sul contratto a Maldini, lo scorso anno in prestito.

Ora, dal primo abboccamento scaturiranno le

ripartizioni del nuovo assetto: la strada non è tracciata, ma la direzione è chiara. E, passando di mano, il Monza potrebbe diventare l'undicesima squadra straniera tra le 20 di A. Si oltre la metà del guado, in tutti i sensi.

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