Ancelotti, buon vino e... buona la prima

Bottiglie di rosso doc nel suo ufficio. Il club è ai suoi piedi e si gioca tutto

Ancelotti, buon vino e... buona la prima

Prima partita e prima vittoria, per Carlo Ancelotti, sulla panchina dell'Everton. Nel celeberrimo Boxing Day, 1-0 sul Burnley. Calma, molta calma: persino i tifosi più contenti per la firma di un grande del calcio sanno che ci vorrà tempo per raddrizzare la situazione di una squadra che già normalmente soffre nel non essere ai vertici, figuriamoci ora che i dirimpettai del Liverpool hanno iniziato a vincere tutto. Che ci voglia calma in generale lo dicono anche altre partite di ieri: la sconfitta interna del Chelsea contro il mediocre Southampton, ad esempio, pochi giorni dopo la grande vittoria dei Blues sul campo del Tottenham; o l'ennesima non-vittoria dell'Arsenal, 1-1 in trasferta contro il Bournemouth, squadra in un pessimo momento.

Ci vuole poco per ribaltare tutto e a volte è questione di dettagli: all'Everton ad esempio hanno persino chiesto al fornitore ufficiale di vini di affrettare la consegna di alcune bottiglie di rosso per l'ufficio di Ancelotti, in modo da fargli capire che tutto è al suo servizio. Intenzioni serie, ma questo non stupisce, dato che l'azionista di maggioranza, Farhad Moshiri, voleva Ancelotti già nel novembre del 2017. Ora, l'affondo è riuscito, grazie alla consulenza di Kia Joorabchian e al fatto che Raul Sanllehi, uomo mercato dell'Arsenal, aveva dato parere negativo, preferendo un allenatore più giovane come Mikel Arteta. E le circostanze in cui Ancelotti si trova ora sono da o la va o la spacca: per il club, non per lui. Il suo ultimo anno di contratto, il 2023-24, sarà infatti anche quello dell'apertura del nuovo stadio, in riva al fiume Mersey e disegnato da Dan Meis, progettista anche del futuro stadio della Roma. Ci si gioca tutto: portando la squadra a un miglioramento costante e magari a un posto in Champions, Ancelotti lascerebbe un'eventuale eredità di grande spessore.

Intanto, ha vinto: scegliendo una formazione simile a quelle precedenti, dato che il convento passa quello, ma sistemando come ala un difensore di fascia molto propositivo, Djibril Sidibé. E da un cross del francese è nato il colpo di testa di Dominic Calvert-Lewin che all'80° ha dato la vittoria all'Everton.

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