Le anti-Juve hanno esaurito il bonus errori

di Roberto Perrone

L a superiorità della Juventus è fuori discussione. Forse il giorno dell'annuncio dell'addio di Beppe Marotta è stato scelto apposta per farsi avvolgere dall'euforia del successo sul Napoli e dal più sei sulla squadra di un irritato Carlo Ancelotti e spingere nelle note a margine l'addio del manager che ha contribuito ad arrivare a queste altezze. A Torino ne sarebbero capaci. Difficile che la separazione dall'ad arrechi danni immediati. Forse sul lungo periodo, se anche Fabio Paratici abbandonerà. I ricambi portano sempre incognite, però la Juventus ha cambiato dirigenti, allenatori e giocatori riuscendo a ripartire sempre in prima fila. Vedremo al termine di un riassestamento di cui conosciamo ancora poco.

Però, se le concorrenti sperano solo nei passi falsi di Madama non andranno lontano. Questo è il tema di oggi. Le avversarie hanno i mezzi per contrastare la Juventus? Al momento pare di no. Il Napoli sembrava rinato dopo l'invenzione di Insigne centravanti. Nella sfida di sabato all'Allianz Stadium la squadra di Ancelotti ha dimostrato di non aver problemi davanti. Ha giocato meglio in 10 contro 11 avvicinandosi al pareggio. Però ha subito 10 gol in sette partite. Il doppio di quelli della Juve, che pure ha una media negativa rispetto alle sue abitudini.

L'Inter si è tirata fuori dallo sprofondo di sole due settimane fa, ha ritrovato Lautaro Martinez ma il suo cruccio è la continuità di risultati (da confermare) e una certa micragnosità nei gol. Tra le prime della classe è quella che segna di meno: 10. Il difetto opposto a quello della Roma, male dietro come il Napoli (10). Le tre sfidanti della Juve di un anno fa hanno già due sconfitte nel ruolino di marcia. Risalita pirotecnica del Milan a Sassuolo, rivale difficile, soprattutto se lo affronti senza attaccanti. Ottimo risultato, quindi, ma il gruppo di Rino Gattuso deve perfezionare la manovra difensiva e interrompere l'altalena di risultati.

I rossoneri devono guarire dalla pareggite. Il vero problema per tutte queste squadre è che hanno già esaurito il bonus-errori. Con una Juventus che si ostina a non commetterne, chiunque ne farà un altro si dovrà chiamare fuori.

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