Il debutto del Napoli affidato al genovese Matteo Marcenaro, appena 15 presenze in A in due stagioni, quello della Roma (senza Mourinho e i suoi altrettanto «agitati» assistenti in panchina) al teramano Ermanno Feliciani, solo 5 gettoni nell'annata d'esordio fra i grandi. La linea del designatore Can Gianluca Rocchi è chiara: giovani in vetrina e tolleranza zero verso le intemperanze degli allenatori. Nel mezzo, la lotta ai «rigorini» e l'attenzione al tempo effettivo di gioco, con l'obiettivo di migliorare la già buona media di 54 minuti a gara dell'ultimo campionato.
Cinque i fischietti poco più che trentenni in rampa di lancio: il già citato Marcenaro, il pugliese figlio d'arte Ayroldi, il laziale Marchetti, il molisano Massimi e il comasco Colombo. Insieme collezionano 110 presenze in A (quelle che da solo vanta il più esperto in campo nel weekend, l'altro figlio d'arte Luca Pairetto che arbitrerà la gara del Milan) e tutti sono stati designati nel turno d'esordio. In più c'è il calabrese Cosso, all'ottava apparizione nella sfida Torino-Cagliari. Con l'esperto Maresca «dirottato» in B per il big match di stasera tra Bari e Palermo.
Ora che Irrati e Valeri sono passati nella squadra Var e che Orsato (il cui obiettivo è il prossimo Europeo in chiusura di carriera) e Doveri stanno per lasciare, Rocchi semina per il futuro. Massimi, Dionisi e Rapuano (gli ultimi due da recuperare dopo sole 55 presenze totali in quattro stagioni) fischiarono alla prima anche nella passata stagione, con il riminese che ritroverà ancora la Juventus. In attesa di rivedere all'opera la livornese Ferrieri Caputi (tre presenze nella stagione d'esordio) e i cinque promossi dalla serie C.
Rocchi ha promesso che saranno diffusi gli audio tra arbitri e Var. Il prossimo passo - già sperimentato nei Mondiali Under 20 e donne - sarà spiegare direttamente allo stadio le decisioni prese con l'ausilio della tecnologia.
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