Armstrong: "Impossibile vincere il Tour de France senza ricorrere al doping"

Dichiarazioni choc alla vigilia del via dell’edizione numero 100 della Grande Boucle: "Il Tour è una prova di resistenza in cui l’ossigeno è determinante"

Armstrong: "Impossibile vincere il Tour de France senza ricorrere al doping"

"È impossibile vincere il Tour de France senza ricorrere al doping". Queste le scioccanti parole pronunciate da Lance Armstrong in un’intervista rilasciata a Le Monde. Il Tour de France prenderà il via domani da Porto Vecchio, in Corsica, dove la corsa ciclistica in tanti anni non era ancora mai passata. Una sfida logistica per gli organizzatori con la prima sala stampa galleggiante della storia del Tour, allestita su una nave di 171 metri della Corsica ferries. Ma questa non è la sola novità.

È un’edizione storica, la numero cento, la prima che si disputa dopo il terremoto Armstrong, che ha creato un vuoto di sette anni nel palmares (dal 1999 al 2005), e già avvelenata dalla scoperta della positività all’Epo di Laurent Jalabert nel ’98. "Il Tour è una prova di resistenza in cui l’ossigeno è determinante - ha aggiunto l’ex ciclista americano - basta fare un esempio: l’Epo non aiuterà un velocista a vincere i 100 metri, ma è determinante per un corridore di 10.000 metri. È evidente". Le dichiarazioni di Armstrong arrivano alla vigilia della partenza della 100esima edizione della Grand Boucle. Al 41enne americano sono state di recente cancellate dall’albo d’oro le sette vittorie conseguite al Tour tra il 1999 e il 2005, ma il suo pensiero sul mondo del doping è chiaro. "Non sono stato io ad inventare il doping, esiste dall’antichità e esisterà sempre.

Io ho solo partecipato ad un sistema - ha concluso - sono un essere umano. Non potrò mai riparare quello che ho fatto, ma credo che l’Usada (l’agenzia americana antidoping, ndr) abbia distrutto la mia vita senza che il ciclismo ne traesse beneficio in alcun modo".

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