"Pochi palloni...". La verità sulla Juventus dopo il pari col Villareal

Vlahovic segna subito all'esordio in Champions League. Nonostante il grande impatto con la nuova maglia, l'attaccante serbo è ancora poco servito dalla squadra

"Pochi palloni...". La verità sulla Juventus dopo il pari col Villareal

"Gli arrivano pochi palloni. È straordinario, ha uno o due gol a partita facili". A parlare così di Vlahovic è stato Alessio Tacchinardi, che negli studi di Mediaset, ha analizzato la prestazione della Juventus sul campo del Villarreal dopo il fischio finale.

La Juve pareggia 1-1 con gli spagnoli col Villareal nell'andata degli ottavi di Champions. Al gol immediato di Dusan Vlahovic ha risposto nel secondo tempo Dani Parejo, che pareggia i conti, rinviando la contesa nella gara di ritorno, in programma il 16 marzo all'Allianz Stadium.

Sulla prestazione dei bianconeri all'Estadio de la Ceramica, che lui conosce bene avendo giocato per due stagioni con il Submarino Amarillo, Tacchinardi ha affermato: "Buonissimo primo tempo della Juve. Ha rallentato nel secondo e ha preso un gol che non può prendere a difesa schierata. Il Villarreal non mi ha impressionato, la Juve può passare il turno".

La partita ha visto gli scudi ancora l'attaccante serbo. Il suo debutto in Champions League in Champions League è stato indimenticabile. In gol dopo 33 secondi A 22 anni e 25 giorni il nuovo attaccante della Juve è il secondo giocatore più giovane a segnare all'esordio in Champions con la Juventus dopo Alessandro Del Piero (20 anni 308 giorni).

Le grandi capacità realizzative di Vlahovic aprono però giocoforza una critica al gioco di Massimiliano Allegri e al modo in cui la squadra ha servito il suo punto di riferimento offensivo. Sulla questione Tacchinardi coglie subito il punto: "Gli arrivano pochi palloni. È straordinario, ha uno o due gol a partita facili".

L'impatto con la Juve è stato devastante. L'attaccante serbo ha segnato tre reti in cinque gare giocate con la sua nuova maglia e anche la manovra sembra aver beneficiato della presenza di un punto di riferimento al centro dell'attacco. Il numero 7 è in grado di muoversi in profondità e di far salire i compagni nei momenti di difficoltà, permettendo alla squadra di avere diverse opzioni per costruire la manovra offensiva.

Ma soprattutto il classe 2000 sembra in grado di creare pericoli da un momento all'altro, grazie alle sue grandi doti fisiche e alla sua facilità di trovare la porta. Ma qui cominciano i veri problemi: le occasioni per fare gol non sono tante. La Juve lo ha messo in condizione di battere a rete più volte soltanto contro il Verona, nella gara d'esordio, e nella prima frazione di gioco in casa dell'Atalanta.

Nelle altre partite Vlahovic è stato costretto a fare tutto da solo, trovandosi a fare la guerra con i

difensori avversari per tentare di aiutare lo sviluppo del gioco. Proprio così il gioco latita ancora. Proprio per questo dopo l'arrivo di un grande finalizzatore, toccherà ad Allegri far svoltare la Juve.

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