Roma Grazie lo stesso nuova generazione di fenomeni. Non è bastato nemmeno l'incitamento di oltre 11mila tifosi al PalaEur di Roma, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che alla fine dirà comunque ai nostri un grazie, per regalare agli azzurri un successo che sarebbe stato storico. La Polonia con un secco 3-0 e con merito ci nega un tris riuscito solo all'ex Unione Sovietica e all'Italia di Velasco oltre 30 anni fa. Arriva così la rivincita a un anno di distanza, quando l'Italvolley andò in casa loro a vincere il Mondiale. A 14 anni di distanza dall'ultima vittoria continentale, i biancorossi scalzano la truppa di De Giorgi dal trono europeo dando seguito al successo nella recente Nations League. La sconfitta non cancella il biennio fantastico della nostra Nazionale che nell'atto conclusivo della competizione ha trovato di fronte un avversario tosto. Ci fermiamo all'argento che non è il bronzo del 1948 ma nemmeno l'oro del 2005, gli altri precedenti nella Capitale.
Siamo arrivati alla finale con un percorso netto ma forse abbiamo sentito troppo il peso di una gara giocata nel «catino» romano nonostante le dichiarazioni di rito di una pressione da tenere sotto traccia. La prestazione azzurra non è certo al livello di altre serate magiche: il nostro attacco funziona poco, in ricezione non siamo precisi e a lungo il nostro muro non riesce a fermare i colpi degli avversari. Nel primo set partiamo subito 0-4 dopo che un attacco vincente di Lavia che ci avrebbe regalato l'1-1 viene annullato dalla presenza di due palloni in campo. Errori in battuta da entrambe le parti, ma più gravi quelli italiani. I polacchi volano fino al 15-9, poi sul 20-13 e il muro azzurro inizia a funzionare troppo tardi, visto che i polacchi chiudono la frazione sul 25-20.
Più equilibrato l'inizio del secondo, ma il servizio di Leon porta i nostri avversari sul 6-4, subito ribaltato da Romanò. In attacco continua però a essere deficitari e i polacchi volano sul 13-10. De Giorgi regala qualche scampolo di gara a Scanferla vedendo Balaso un po' in confusione. Sorpasso sul 14-13 con Lavia ma è solo un'illusione, visto che la squadra di Grbic si porta sul 19-15 e poi chiude sul 25-21.
Nel terzo set infiliamo con Lavia e Romanò il primo break (4-2) e allunghiamo fino al 10-6 ancora con Lavia. La Polonia con il solito Leon sontuoso risale sul 10-10. La frazione scorre sul filo dell'equilibrio con qualche break azzurro grazie alla crescita di un Giannelli fin lì sottotono. E quando Leon infila un ace che regala il 21-19 alla Polonia, rispondiamo con due colpi di Lavia. Ma i nostri avversari arrivano a due match point, sfruttando il secondo: finisce 25-23. Niente oro, ma grazie lo stesso ai ragazzi terribili di De Giorgi che ora rilanceranno per il traguardo olimpico nel 2024.
Bronzo alla Slovenia che batte la Francia per 3-2. Parte bene il torneo preolimpico per le azzurre di Mazzanti: 3-0 alla Corea del Sud nella gara d'esordio del girone (parziali 25-11, 25-20, 25-17). Oggi seconda sfida con la Slovenia (ore 20.45).
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