In un'Italia che si lecca le ferite dopo la notte di Skopje e che deve ripartire da una vittoria con l'Ucraina a Milano se non vuole finire nel tritacarne dei playoff (costati già due qualificazioni mondiali di fila), c'è intanto un dato da analizzare. Gli azzurri sono la Nazionale delle prime 10 del ranking Fifa ad avere la media realizzativa più bassa nelle gare post Europeo: 1,39 a partita, frutto di appena 32 reti segnate in 23 incontri disputati. La stessa Macedonia, numero uguale di partite, è andata a segno 30 volte. Persino la Germania in crisi - è solo 15ª nella classifica per nazionali - e che sta cambiando ct ha una media di 2,4 mentre l'Inghilterra uscita sconfitta dalla finale continentale di Wembley tre anni fa è già a 2,72.
Ciro Immobile promosso capitano ha timbrato il cartellino a discapito delle critiche ricevute nel tempo nonostante ci metta sempre la faccia e l'impegno, ma è evidente la nostra incapacità (al netto dei legni di Barella e Tonali) di non riuscire a chiudere le sfide nè a capitalizzare le occasioni. E sui social qualcuno ha ironizzato chiedendo la «naturalizzazione» di Osimhen... A proposito di napoletani, all'esordio Luciano Spalletti è stato anche «tradito» da due dei suoi fedelissimi: Di Lorenzo non è riuscito ad accendersi come nelle belle giornate partenopee soffrendo dalla sua parte la vivacità del compagno di club Elmas e limitando anche i suoi accentramenti nella zona mediana del campo; Politano è apparso paradossalmente il meno in sintonia con la squadra perchè fuori giri e impreciso - vedi l'errore sulla ripartenza macedone che poteva farci male sullo 0-0 -, ma ora addirittura indisponibile (ha lasciato il ritiro per un risentimento muscolare al tricipite destro e con lui Gianluca Mancini, tornato a casa per un affaticamento all'adduttore destro).
Qualcuno invoca già tra i pali il portiere dei campioni d'Italia Meret - 36 convocazioni iniziate sin dai tempi di Ventura, appena tre presenze - al posto dell'incerto Donnarumma mentre l'altro rappresentante degli «scudettati» Raspadori (ieri in campo appena nove minuti, recupero incluso) potrebbe essere una delle novità in campo a San Siro, da capire se come prima punta o in affiancamento al centravanti che potrebbe essere ancora Immobile, positivo sull'infame terreno di gioco di Skopje che, senza cercare alibi, non consentiva il fraseggio veloce del gioco di Spalletti. L'arrivo di Orsolini - bentornato in azzurro dopo 3 anni - serve solo ad allargare lo svuotato reparto degli esterni.
A Milanello il ct, che sta analizzando i video della gara con la Macedonia e di quella dei prossimi avversari, pensa a una mezza rivoluzione per l'Ucraina. Non si può più sbagliare, anche se la Nazionale in fuga dalle bombe ha messo paura all'Inghilterra...
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