Un brodino per due. Un punto ciascuno per due grandi malate che per lo meno avanzano di un passetto verso i playoff. Aston Villa-Juve ci fa dormire per mezz'ora, poi diventa scintillante, anche se nessuna delle due ha l'uomo giusto per deciderla, soprattutto la Juve che deve affidarsi a Weah pseudo-centravanti. Ma anche a Birmingham Thiago Motta può vedere il bicchiere mezzo pieno.
L'Aston Villa non vince da sei partite, la Juve ha ancora mezza squadra fuori e rischia persino di perdere Weah, bloccato alla dogana per beghe burocratiche sul doppio passaporto franco-statunitense. Thiago schiera così la squadra con l'età media più bassa per un'italiana in Champions (24 anni e 142 giorni), abbassando di 19 giorni il record del Milan 2021. Aston Villa-Juve è anche una partita che fa la storia per entrambi i club: i bianconeri del Trap, vincendo qui 2-1 nell'83 furono il primo club italiano a sbancare un campo inglese in coppa Campioni, mentre per i Villans quella fu l'ultima partita giocata in Champions prima di tornarci quest'anno e ritrovare la Juve.
La Signora conferma a Birmingham le sue capacità di anestetizzare i rivali: dopo il Milan, riesce a vanificare tutti gli attacchi del Villa, anche nei momenti più caldi. Yildiz incide poco, ma Conceiçao è molto più pungente che a San Siro e gli inglesi lo soffrono parecchio. Dalla fascia destra juventina arrivano infatti i principali pericoli per Martinez, anche se l'occasione più pericolosa del primo tempo è di Weah (37') che sfiora la traversa. Sull'altro fronte invece l'assalto inglese, ben controllato fin lì dalla coppia Kalulu-Gatti, trova i primi frutti al 36' (girata di Watkins con gran risposta di Di Gregorio), anche se l'acuto più pericoloso arriva da una chirurgica punizione di Digne (il francese che punì l'Italia a Milano) che si stampa sulla traversa.
Conceiçao infiamma anche la ripresa con i suoi slalom e si inventa persino un colpo di testa velenoso, sbucando sulla sinistra, su cui Martinez salva la rete con un miracolo, ma la beffa arriva dalla tecnologia che non segnala il gol per uno spicchietto microscopico di pallone rimasto sulla linea.
Sull'altro fronte, invece, Locatelli salva di piede su McGinn davanti alla porta l'occasione più piccante dei padroni di casa. La pressione inglese nel finale aumenta e il Var evita la beffa al 95' annullando il gol dell'Aston Villa per un fallo su Di Gregorio in uscita. Così Thiago Motta resta fino in fondo un perfetto anestesista.
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