Berrettini perde in finale. Ma ora il futuro è verde come l'erba a Wimbledon

Matteo Berrettini è stato sconfitto nella finale di Stoccarda, ma guarda al futuro

Berrettini perde in finale. Ma ora il futuro è verde come l'erba a Wimbledon
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La faccetta è imbronciata: «Sono un po' triste». Matteo Berrettini è appena stato sconfitto 3-6, 7-6, 6-4 da Jack Draper nella finale di Stoccarda, eppure anche lui sa che questo è un buon segno. Arrivato a un passo dal terzo trionfo sull'erba tedesca dopo due nuovi mesi di stop, è chiaro che il peggio sia passato. E con un po' più di carburante in corpo, Wimbledon potrebbe tornare a sorridere. Anche se non partirà, com'era un tempo, testa di serie.

Insomma: Draper diventa numero uno britannico ed è il secondo giocatore del circuito, dopo Djokovic, a battere Matteo in una finale green. E Berrettini avrebbe potuto anche vincere: era avanti di un set e due palle break sul 5 pari del secondo, ha avuto un minibreak nel successivo tie-break, nel terzo set gli è capitata l'occasione per strappare il servizio all'avversario. Poi nel tennis ci sono momenti in cui la pallina gira storta, ma soprattutto il 22enne Jack - anche lui reduce da un 2023 coi cerotti - alla fine ha avuto più fiato. «Abbiamo avuto entrambi molti alti e bassi negli ultimi mesi - ha aggiunto Matteo - e mi piacerebbe che si potesse vedere dietro le quinte per capire il lavoro che si fa per tornare ad alto livello». Intanto, per il momento vuol dire passare dal numero 95 al 65 in una sola settimana.

Da oggi allora si riparte: Berrettini è ad Halle, dove Sinner gioca il suo primo match dal re del ranking con Griekspoor e dove anche nel doppio la coppia numero uno è italiana, ovvero Bolelli-Vavassori.

In campo anche Darderi, Cobolli e Sonego, mentre al Queen's ci saranno Arnaldi e Musetti. A Londra ci sarebbe voluto essere proprio Matteo: ha vinto due volte il torneo ma non l'hanno invitato. Chissà, magari presto se ne pentiranno.

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