BMW/1

Enrico Artifoni

Monaco di Baviera Proprio nel giorno in cui fu fondata, il 7 marzo, Bmw ha inaugurato le celebrazioni del suo centenario con una grande festa, durante la quale ha svelato a 2mila ospiti e a oltre 120mila dipendenti un'avveniristica concept car, la Vision Next 100 (in foto), che dà un'idea di cosa e come guideremo in un futuro forse neanche tanto lontano. All'importante traguardo del primo secolo di vita la Casa bavarese arriva in ottima salute e con una chiara strategia. Nonostante le difficoltà dell'economia in diversi mercati, lo scorso anno il Gruppo Bmw ha fatto segnare nuovi record per volumi di vendita (+6,1% con 2 milioni 247mila unità), giro d'affari (+14,6% con 92,2 miliardi) e utile netto (+10% a quota 6,4 miliardi). andato bene il settore delle moto (con volumi in crescita dell'11% e guadagni quasi raddoppiati), ma da traino ha fatto come sempre il settore dell'auto, nel quale la marca Bmw ha confermato la leadership tra i produttori di vetture premium con oltre 1,9 milioni di consegne (+5,2% grazie alle ottime performance delle nuove Serie 2 e 4 e della famiglia X). Le vendite del sub-brand «i» hanno fatto un balzo del 65% sfiorando le 30mila unità e Mini è salita ancora (+12% con 338mila unità), mentre Rolls-Royce ha risentito del rallentamento della domanda in Cina, ma ha messo a segno comunque il suo secondo miglior risultato di sempre con 3.785 vetture (-6,8%). L'obiettivo per il 2016 è un ulteriore lieve incremento delle vendite e degli utili, ma la Casa dell'Elica non fa mistero del suo orientamento a guardare oltre: ai prossimi 100 anni appunto, stando al fin troppo impegnativo motto che si è data, o quantomeno alla prossima decade, con la strategia Number One Next destinata a segnare una svolta importante nel concetto e nella pratica della mobilità individuale.

Guida autonoma, connettività ed elettrificazione sono le parole chiave, i campi in cui Bmw concentrerà la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per i veicoli del futuro. Fin dove si possa arrivare lo dirà iNext, «un rivoluzionario modello - dice il ceo Harald Krüger - che oltre a essere il simbolo della nostra leadership tecnologica, anticiperà i contenuti che porteremo nella produzione di serie». Proprio al sub- brand «i» la Casa bavarese ha assegnato il compito di portare su strada le innovazioni destinate a estendersi a tutta la gamma di Bmw da qui al 2025. In primo luogo nuovi modelli ibridi plug-in, tra cui una versione roadster della i8, la prima Mini con questo tipo di propulsione e una variante della i3 con batterie più potenti e un'autonomia più ampia.

«Per lo sviluppo delle auto di domani la sfida è tra le vetture elettriche e quelle a idrogeno - aggiunge Ian Robertson, responsabile vendite e marketing di Bmw -; anche la tecnologia delle fuel-cell ha grandi potenzialità, perciò abbiamo deciso di investire molto in questa direzione, sebbene resti da risolvere il nodo delle infrastrutture».

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