Brignone, abbi Fede nella coppa Generale

La prima cosa da evitare è il virus dell'insicurezza e del dubbio, anche se è stata Brignone stessa a spiegarlo: una crisi ed un calo arrivano sempre durante l'inverno

Brignone, abbi Fede nella coppa Generale
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Lei, Mika e Lara. Brignone deve avere Fede, non solo nel suo nome, ma anche nella matematica e poi, naturalmente, in se stessa. Domani scatta la nuova stagione del Circo Bianco da Soelden, con il primo gigante sul Rettenbach. Per la carabiniera valdostana di La Salle sarà il 17simo anno di militanza da quando, matricola 17enne, debuttò nel gigante di Lienz nel 2007. Non si qualificò e così accadde pure a Lara Gut. Mikaela Shiffrin, invece, era ancora di là da venire. Ora al cancelletto, dopo un anno al top, si ritroveranno tutte e tre: Mikaela Shiffrin, però, come annunciato fin dall'estate, non farà più le discese. Lara Gut, invece, senza sponsor e con un ginocchio un po' acciaccato, tiene coperte le carte. Eppure, si può fare. Centrare un bis, dopo il 2020, nella coppa generale non è più una fata morgana per chi come Federica 2024 è stata un millesimato sublime: mai così convincente e vincente, ha chiuso seconda in tutte le materie, dalla overall al gigante (21 punti da Gut), al superG (30 punti da Gut), con il record azzurro a quota 1581 cui hanno contribuito anche i 281 punti del quinto posto nel ranking di discesa. La forbice è stretta, ma taglia un abito da haute couture: su 55 discese Brignone vanta 7 podi e due li ha portati a casa di imperio lo scorso anno, mai così bene anche in velocità.

E allora? La prima cosa da evitare è il virus dell'insicurezza e del dubbio, anche se è stata Brignone stessa a spiegarlo: una crisi ed un calo arrivano sempre durante l'inverno. Intanto il 2025 sarà l'anno di tanti record: con 337 partenze, quasi una al giorno in un anno, lei è la veterana di Coppa, la più saggia vincitrice di un gigante. Ancora un sigillo fra le porte larghe e appaierà Deborah Compagnoni e Vreni Schneider, mentre con 69 podi è già accanto a Gustav Thoeni nella candida rosa che precede l'Olimpo firmato Alberto Tomba. A 34 anni, però, non è

forse bellissimo rincorrere i sogni oltre ai record?

E allora, forza Brignone: abbi fede, noi abbiamo Fede.

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