Guardarsi in faccia e scoprirsi quasi indifesi: il risveglio dell'Inter dopo la brutta sconfitta in casa con il Sassuolo è pieno di dubbi da risolvere, che prima non sembravano nemmeno esistere. Un punto nelle ultime tre giornate di campionato, unito alla Champions League quasi compromessa dopo lo 0-2 subito dal Liverpool, sono un significativo campanello d'allarme. Oltre che a una vetta della classifica abbandonata, per ora, a vantaggio del Milan. «La sconfitta è una lezione», ha spiegato l'ad nerazzurro Beppe Marotta. «In questo momento stiamo soffrendo, ma abbiamo la determinazione e la fiducia date dal nostro lavoro. Gli obiettivi sono chiari. Siamo campioni in carica, dobbiamo difendere scudetto e puntare decisamente ad ottenere la seconda stella», l'analisi del dirigente.
Curiosamente i pomi della discordia iniziano tutti e tre con la lettera B, a cominciare da quel Brozovic la cui assenza domenica sera si è sentita tantissimo. Il croato non solo non ha giocato, ma deve ancora ufficializzare il rinnovo del suo contratto, in scadenza a giugno. Marotta, ha fatto filtrare comunque ottimismo: «Abbiamo la consapevolezza che entrambe le entità, società e giocatore, vogliono continuare insieme. Significa che, nel giro di pochi giorni, arriveremo a un accordo», sono state le parole del dirigente nerazzurro a Sky Sport. In soldoni, 6 milioni netti a stagione fino al 2026. Oltre al croato anche Perisic e Handanovic sono in scadenza: «Abbiamo la fortuna di avere calciatori e professionisti che sono da ammirare per quello che dimostrano ogni giorno. Con Ivan e Samir vogliamo dialogare per arrivare a un accordo per il rinnovo: con calma, senza fretta perché hanno dimostrato di voler indossare questa maglia», ha proseguito Marotta.
Sarebbe stato utile, comunque, un vice-Brozovic nel mercato di gennaio? Sensi c'era, ma è finito in prestito alla Sampdoria. Il Sassuolo ha maramaldeggiato a San Siro con una grandissima prestazione collettiva in cui a centrocampo ha brillato Frattesi, da tempo in orbita-Inter, così come Scamacca, centravantone già arrivato quota 10 reti in campionato e con il valore che cresce di partita in partita. Sì, Frattesi avrebbe fatto comodo al posto di Brozovic e accanto a Barella, l'altro giocatore apparso un po' in difficoltà in un ruolo non suo. Del resto il sardo più che un regista è un incursore, uno dei migliori del campionato, ma è apparso spento, lontano parente di quello che ha impressionato nell'ultima stagione e agli Europei: un po' come se gli si fosse accesa la spia della riserva di benzina.
B come Brozovic, Barella, benzina e Bastoni: il centrale di Casalmaggiore ha saltato le ultime due sfide di campionato e la sua assenza si è sentita.
Più di Skriniar e di un De Vrij in netto calo, specie l'olandese, è lui il vero indispensabile di Simone Inzaghi, anche per la sua duttilità. Dimarco, provato al suo posto, non ha per niente convinto. In generale è tutta la squadra ad essere piombata in una specie di buco nero. Un'altra B, tanto per cambiare.
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