Di Canio a 360 gradi: "Italia, Donnarumma e Lukaku: vi dico tutto"

In esclusiva per ilgiornale.it, Paolo Di Canio, ha esaltato l'Italia di Roberto Mancini, ha parlato della scelta del Milan di lasciare andare Donnarumma e si è tolto qualche sassolino dalla scarpa sul tema Lukaku

Di Canio a 360 gradi: "Italia, Donnarumma e Lukaku: vi dico tutto"

L'Italia di Roberto Mancini sta incantando ad Euro 2020, ha già staccato il pass per gli ottavi di finale e ora manca solo l'ultima partita del girone contro il Galles per stabilire se chiuderà al primo o al secondo posto. Domenica 20 giugno, alle ore 18, sarà possibile assistere al match dell'Italia in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Football e Sky Sport 252 mentre tutto l'Europeo è trasmesso in diretta sulla piattaforma di pay-tv.

I tifosi azzurri già pregustano di arrivare fino in fondo alla competizione e anche se ci sono nazionali, sulla carta, più accreditate rispetto all'Italia per la vittoria finale sognare è lecito. In esclusiva per ilgiornale.it, un grande esperto di calcio internazionale come Paolo Di Canio, uno degli opinionisti e tra i commentatori di Uefa Euro 2020 su Sky, ha toccato diversi temi tra cui la squadra di Roberto Mancini, la Francia, Donnarumma, Lukaku e molto altro ancora:

Di Canio, dove può arrivare questa Italia di Mancini che sembra non volersi più fermare?

"Io sono felice perché era tantissimo tempo che non vedevo questa qualità all'interno della nazionale italiana. Guardo l’Italia e sorrido perché erano tanti anni che osservavo gli azzurri e non ridevo, anzi. Questa nazionale ha voglia, spirito, qualità, ardore, applicazione, dinamismo, c'è tutto insomma. Sembra una squadra di club da come gioca a memoria e poi lo fa anche molto bene con intensità nell'arco di quasi tutta la partita. Il talento c'è ma è stato bravo Mancini a creare questo spirito e a tirare fuori le qualità di molti ragazzi, ha avuto il coraggio di farli giocare sotto pressione e i risultati si stanno vedendo. Chiaro, è ancora lunga ed è giusto non fare voli pindarici ma questa nazionale può davvero togliersi tante soddisfazioni"

Cosa le è piaciuto maggiormente dell’Italia in queste due partite giocate contro Turchia e Svizzera?

"Mi è piaciuto il fatto che si è concesso praticamente niente in due partite, che i giocatori hanno dei compiti ben precisi e che giocano a memoria, senza paura di azzardare la giocata. Mi piace lo spirito e la qualità di questa nazonale. Ad esempio, Insigne sta facendo delle cose incredibili ricalcando quello che fa a Napoli ma in maniera differente. Stessa cosa Berardi ma potrei citarli tutti dato che Jorginho, Barella e Locatelli hanno formato un reparto completo e inossidabile. Faccio fatica, in positivo, a giudicare la difesa perché ripeto ci hanno tirato in porta mezza volta in due partite...Dunque vuol dire che siamo stati bravi ad annientare gli avversari in tutto e per tutto. Questo Europeo è fondamentale per creare delle certezze anche in vista del mondiale del Qatar nel 2022 ma ora testa a questa competizione perché questa squadra dà la sensazione di saper e di poter fare tutto ciò che vuole anche se sono curioso di vederli contro i "giganti".

L'Italia è già agli ottavi ma non è ancora sicura del primo posto. Giusto non fare calcoli nell’ultima partita con il Galles per finire da una parte piuttosto che un'altra del tabellone?

"Non si possono fare nemmeno al bar questi ragionamenti, figuriamoci in una competizione del genere (sorride; ndr). L'Italia non li farà, una qualsiasi squadra non può ragionare così, è impensabile che lo possa fare, anzi deve vivere sull’onda dell’entusiasmo. Mancini dovrà testare e dare la chance ad altri giocatori per portare a regime 17-18 giocatori dato che attualmente l'Italia ha 13 titolari. Devi arrivare a coinvolgere almeno 17-18 giocatori dato che potenzialmente alla finale mancano 5 partite. Se ti presenti agli ottavi, e poi io mi aspetto di giugere almeno ai quarti (ride; ndr), che hai fatto nove punti poi chi ti ferma più. L'entusiasmo è fondamentale a questi livelli e poi ripeto, non abbiamo subito gol e mezzo tiro in due partite. Giusto sognare e pensare in grande, poi l'Italia gioca all'Olimpico dove 16000 spettatori diventano 160000 dopo un anno e mezzo senza spettatori. Io sono fiducioso per il prosieguo".

Gary Neville e Patrick Vieira hanno un po' snobbato l'Italia. Lei come si pone in merito?

"Lo sapete che io amo l'Inghilterra e il calcio inglese ma non so come facciano a snobbarci. Con la nazionale hanno sempre fatto davvero poco e dunque mi sembra incredibile questa cosa. I francesi, invece, vengono dalla vittoria meritata del mondiale, sanno forse di essere i più forti sulla carta e con noi non c'è mai stato particolare amore e dunque ci sta. Se Vieira ha detto davvero che l'italia è una squadra con poca intensità ha affermato qualcosa di assurdo, di stucchevole perché è tutto il contrario e non so come possa pensare di dire una cosa del genere. Anzi, io mi chiedo se l'Italia che sta triturando gli avversari in queste prime partite se riuscirà a farcela quando salirà la stanchezza o giocherà contro avversari che giocano un calcio fisico fatto di intensità e dinamismo".

Oltre all'Italia, quale altra nazionale l'ha impressionata in positivo e in negativo?

"La Francia è forte e giocava sempre contro la Germania che è vero che non è più implacabile come anni fa ma è pur sempre la Germania. I francesi sanno giocare in diversi modi, hanno qualità, quantità, classe, giocate individuali e mi hanno impressionato in positivo. Vero è che alla fine hanno vinto 1-0 su un goffo autogol di Hummels arrivato ormai a fine carriera ma la squadra di Deschamps ti mette sempre in difficoltà. Hanno diverse armi al loro bagaglio, hanno Mbappé che è illegale in velocità, Benzema, Pogba, Kanté, Varane, bisogna andare avanti?. Anche il Belgio, ma con De Bruyne, mi è piaciuto molto perché gioca bene ed ha tanta qualità tecnica individuale e di collettivo. La Spagna onestamente mi annoia, basta con tutto questo possesso palla sterile, nazionale potenzialmente bella ma che non balla. Il Portogallo nemmeno mi ha fatto impazzire, l'Olanda invece molto bene, peccato che conceda troppo in difesa".

Chi è la sua favorita alla vittoria finale?

"Premosso che è ancora presto visto che sono passate solo due partite dico che Francia, Belgio e Italia sono quelle che mi hanno convinto di più. Il Portogallo non mi ha convinto, così come la Spagna mentre mi spiace per l'Olanda perché sarebbe davvero una squadra forte, che ha mentalità di gioco ma concede troppo in difesa. L'assenza di van Dijk sta pesando troppo e anche un calciatore seppur bravo come de Ligt ha ancora molto da imparare nonostante abbia giocato due anni in Italia"

Capitolo Eriksen: quanto accaduto è ancora sotto gli occhi di tutti. Secondo lei è stato giusto giocare oppure bisognava rinviare?

"Sono stato male quando ho visto quelle immagini, davvero. Però quando poi ho visto l’orgoglio, l’onore di quei ragazzi che hanno accompagnato e protetto il loro amico fuori dal campo coperto mi sono sciolto. Schmeichel e Kjaer hanno fatto qualcosa di eccezionale, la loro cultura è diversa da quella di altri paesi e si è visto. Non faccio paragoni ovviamente ma quello che ho visto l'altro giorno è stato qualcosa di fantastico che ha dato energia e forza a questo ragazzo dall'ospedale. Christian è un professionista esemplare e spero possa si riprendere al meglio in primo luogo come persona e stare bene con la famiglia che è la cosa più importante e gli auguro poi di tornare in campo per fare quello che gli piace fare. Per quanto riguarda la decisione dell'Uefa non mi sento di condannare nessuno perché il ragazzo stava bene, ci sono degli obblighi e alla fine si è giocato ma solo quando Eriksen non era più in pericolo di vita. Credo sia davvero difficile dire qualcosa in un senso o nell'altro in questi casi".

Donnarumma è sereno nonostante quello che sta accadendo attorno a lui. Condivide la scelta di non rinnovare con il Milan?

"Non la condivido ma la sua ovviamente è una scelta legittima. Poi devo dire la verità, sono molto dispiaciuto da osservatore per come è finita con il Milan ma sono orgoglioso che un club italiano si sia comportato così senza farsi mettere sotto scacco sul rinnovo. Oggi le commissioni di molti agenti sono folli e non sono ammissibili in un calcio che sta attraversando una profonda crisi. 20 milioni di euro di commissioni, 12 al giocatore per 5 anni è qualcosa di incredibile. Poi se c'è qualcuno che glieli da buon per lui ma ripeto la dirigenza rossonera ha fatto qualcosa di grande e che mi fa sentire orgoglioso. Non so se si pentirà di aver lasciato il Milan dato che andrà lì a giocare la Champions, a vincere i campionati ma Navas non penso sia così felice di cedergli il posto e battaglierà per questo

In molti si chiedono perché Paolo Di Canio ce l'abbia un po' con Lukaku. Può sfatare questo mito?

“La mistificazione della comunicazione è proprio questa, ed è per questo che non voglio avere i social network. Io ho sempre detto che sarebbe arrivato in Italia, che avrebbe segnato più gol e che sarebbre stato più funzionale all'Inter rispetto a Icardi e così è stato. Io dico che è un panterone moscio a volte ma la mia è una cosa positiva nei suoi confronti perché io so giudicare quando gioca bene da quando gioca male. Ci sono altre persone che invece si basano solo sul tifo, io ho coniato un termine per questi tifosi di tutte le squadre "ingenuamente disonesti" a favore e sfavore...(ride; ndr). Proprio perché lo reputo un grande giocatore ho il coraggio anche di criticarlo quando non fa bene. Molte volte è moscio, è goffo e sbaglia tanti gol, infatti quest'anno ne ha sbagliati tanti ma io lo dico, altri no. Troppo facile esaltarlo solo quando segna, perché non criticarlo quando non ne prende una come quest'anno in Champions League o in finale di Europa League. Quest'anno ha fatto davvero pochi gol in relazione alle occasioni avute e non è stato il più decisivo dell'Inter. Mi arrabbio quando dicono che ce l'ho con lui perché non è vero dato che io nel 2012 lo volevo nella mia squadra al Sunderland quando ero in Inghilterra. Io ho sempre seguito e seguo la Premier e so chi è Lukaku, lo seguo da quando era giovanissimo. Lanciato in velocità è devastante ed ha una bella tecnica perché ha spazio e ha controllo del pallone ma nello stretto non ha mobilità e sensibilità di tocco e quindi risulta un po' goffo e ogni tanto gli manca la cattiveria agonistica.

Lo dico una volta per tutte: Romelu è un ragazzo fantastico, un esempio, non è un grande giocatore ma un gran bel calciatore che quando inizierà ad essere decisivo anche in Champions League farà uno step ulteriore. Però sia chiaro, io non ce l'ho con lui...anzi, sono altri che lo reputano scarso tecnicamente ma non hanno il coraggio di dirlo".

Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica