Caso Schwazer 5 nuovi nomi: concorso di colpa

Caso Schwazer 5 nuovi nomi: concorso di colpa


Di Dio

Si allarga il caso Schwazer. Dopo le perquisizioni dei Nas a casa del marciatore a Racines e negli uffici e abitazioni di un dirigente e due medici della Federatletica, la Procura di Bolzano ha iscritto 5 persone nel registro degli indagati.
La dirigente del Settore Sanitario e Antidoping della Fidal Bottiglieri e i medici federali Fiorella e Fischetto (che si sono autosospesi) sono accusati di aver partecipato a «un medesimo disegno criminoso concorso a favorire l'atleta nell'utilizzo di farmaci». Per Didoni, allenatore dell'altoatesino, appartenente al Centro sportivo dei Carabinieri, l'accusa è di aver «concorso nel delitto ipotizzato di commercio di sostanze dopanti, in quanto si accordava con Schwazer per l'acquisto di farmaci». L'ultimo degli indagati è Karl Wechselberger, cavallerizzo altoatesino amico di Schwazer. Secondo gli inquirenti (i sostituti Bramante e Puccetti), gli indagati sarebbero colpevoli di connivenza, come è emerso dalle carte sulle indagini pubblicate dal «Sole 24 Ore», che ha citato alcune mail. Una di queste, spedita dall'atleta a Fiorella («posso giurare che non ho fatto niente di proibito, sono altoatesino, non napoletano») ha creato polemiche. «Allora è razzista - così l'ex olimpionico Oliva -. I napoletani hanno conquistato ori senza doping, Schwazer non dovrebbe uscire più di casa per la vergogna».
La Procura antidoping del Coni apre un fascicolo che riguarda tesserati e non della Fidal. Schwazer è stato già condannato a 42 mesi di stop. Intanto il «New York Times» accusa la Iaaf di avere «coperto» l'altoatesino, ma la federazione internazionale si dice «scioccata dalle accuse, il caso si riferisce a valori del sangue anomali trattati nel rispetto della normativa antidoping». Il giornale sottolinea che ad aprile 2012 «la Iaaf era stata informata dei risultati anomali dell'atleta».

In effetti Fischetto informò Capedeville, responsabile Iaaf antidoping («dobbiamo seguirlo molto da vicino») anche se poi - per gli inquirenti - non sono emersi elementi sul fatto che abbia segnalato la necessità di effettuare controlli su Schwazer.

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