Il cerotto di Oriali: cos'è successo in panchina

Oriali si è fatto male al sopraciglio durante i concitati momenti dell'infortunio di Spinazzola. Sopraciglio rotto e medicazione per il team manager dell'Italia

Il cerotto di Oriali: cos'è successo in panchina

L'Italia di Roberto Mancini vince, convince e viaggia che è una bellezza. Gli azzurri, infatti, hanno vinto con merito contro il Belgio approdando in semifinale ad Euro 2020 e grande merito va dato al ct e ai giocatori, ma non solo. Tutto lo staff del tecnico jesino infatti sta avendo il suo peso specifico all'interno del gruppo così come quello del fedelissimo team manager azzurro, voluto da Antonio Conte ai tempi della nazionale, che è stato protagonista di un attimo di tensione sulla panchina azzurra.

Sopraciglio

Gli attimi finali di Italia-Belgio sono stati molto concitati con la panchina azzurra su di giri per diverse circostanze: dal risultato in bilico fino ad arrivare all'infortunio di Leonardo Spinazzola: la temperatura in panchina si sarà alzata sicuramente di qualche grado. Durante il problema fisico del giocatore della Roma, infatti, Oriali si è ferito ad un sopraciglio in quei momenti concitati con lo staff medico che ha subito medicato il team manager dell'Italia permettendogli così di tornare regolarmente in panchina al fianco del Mancio. Il suo vistoso cerotto non è passato di certo inosservato e l'abbraccio finale con tutti i giocatori azzurri e con il commissario tecnico ha messo ancora di più in evidenza questa medicazione. Questo piccolo inconveniente ovviamente non ha turbato minimanente Oriali che è stato poi in panchina al fianco del ct a svolgere il suo ruolo da team manager.

Pochi passi

Mancano pochi passi alla conquista di un'inaspettata finale alla vigilia di questo Europeo. Le premesse per gli azzurri erano di certo ottime ma con tante squadre, sulla carta e solo lì, meglio attrezzate in tanti non hanno creduto in questa nazionale arrivata qualcosa a come 30 risultati utili consecutivi. Ora toccherà battere la rediviva Spagna di Luis Enrique, male sia contro la Croazia negli ottavi di finale che contro la Svizzera nei quarti di finlae, che ha tutte le intenzioni di tornare a vincere l'Europeo a distanza di 9 anni dall'ultima volta.

Quella tra Spagna e Italia qualche anno fa si sarebbre potuta chiamare una finale anticipata ma ora la storia è diffente, ora sono gli azzurri ad avere il coltello dalla parte del manico avendo lavorato nella giusta maniera, di squadra e pensando solo al collettivo unica vera arma al bagaglio di Mancini che ha costruito un'Italia solida, basata su tecnica, qualità, quantità, esperienza, gioventù, forza fisica.

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