Conte rilancia Matri. A modo suo:«Ho solo lui»

Juve in emergenza per la sfida di coppa Italia con la Lazio. Tutte le punte faticano a emergere nella squadra: "Pirlo fuori, Giovinco anche, Vucinic vedremo. Scelta obbligata"

Conte rilancia Matri. A modo suo:«Ho solo lui»

Juve in emergenza e Conte fa un regalo a Matri: lo manda in campo senza dubbi. Ma con una precisazione: «In attacco mi rimane solo lui». L'interessato ringrazierà per l'attestato di stima. Tutti hanno capito che il centravanti, ex Cagliari e Milan, non è proprio fra i prediletti del guru bianconero, ma deve essere esaltante sentirsi dire: giochi perchè non ho altro di meglio. Ora qualcuno potrebbe ribattere: Conte non ha parlato proprio così. Ma la sintesi è questa. Il tecnico dice le cose a modo suo ed esprime apprezzanti a modo suo. Un po' ruvido. Basta capirsi. Matri quest'anno ha sommato 19 presenze e 4 gol, non esaltante per un centravanti. É uno dei misteri bianconeri. Senza dimenticare che tutti gli attaccanti della Signora faticano a mantenere un pedigrèe degno.

L'allenatore ha introdotto con il problema emergenza la semifinale di coppa Italia che la Juve giocherà domani sera a Torino contro la Lazio. Partita difficile, sull'orlo di un equilibrio instabile per problemi di formazione e per necessità di calendario. Entrambe le squadre non possono perder colpi in campionato e in Europa. La Juve ha una opportunità unica in Champions contro il Celtic. La Lazio non può accontentarsi di chiudere una stagione dietro alla Signora in campionato. Meglio puntare l'occhio sulla coppa nostra o su quella europea dove la strada non è proprio facile.

Conte, per ora, guarda a malati e sani. «Pirlo non ci sarà, ma dovrebbe tornare Marchisio. Davanti Giovinco quasi sicuramente non ci sarà, Vucinic è da valutare. Ci aspetta un mese e mezzo di lavori ordinari e straordinari».

La prima sfida allo Stadium di Torino, il ritorno all'Olimpico di Roma per l'inversione voluta dalla Lega: «Sicuramente, per loro, c'è un piccolo vantaggio, quello di giocare la prima fuori casa e la seconda in casa, perché alla fine è nella seconda partita che si decide la qualificazione. C'è un regolamento e quando ci sono i regolamenti noi dobbiamo rispettarli, quindi assolutamente nessuna polemica, nessun problema su questo».

Però Conte non nega elogi agli avversari: «Sarà una Lazio forte, compatta e ordinata. Ha ottimi interpreti e ha consolidato una buona base creata da Reja. Lotterà fino in fondo con noi per lo scudetto. Petkovic non lo conoscevo, ma gli faccio i complimenti: la squadra è tatticamente compatta e ha più coscienza dei primi mezzi. Ci giochiamo una finale. Penso a questa partita, non al mercato».

E tutti sanno che il mercato Juve cerca una punta: soprattutto ora che gli è rimasto solo Matri. E se Conte imparasse ad usare meglio le punte? Bisogna sempre guardare le due facce di una medaglia. E magari dividere le colpe.

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