Due Red Bull per 70mila. Imola vestita di rosso rimane a bocca asciutta

Verstappen e Perez sbancano il Gp di casa della Ferrari. Sbagliano Leclerc e il box. Iella Sainz

Due Red Bull per 70mila. Imola vestita di rosso rimane a bocca asciutta

L'amarissimo che potrebbe fare benissimo. Il gran premio di Imola per la Ferrari potrebbe essere sintetizzato da un vecchio slogan pubblicitario. I 70mila tifosi di ieri (130mila in tre giorni) fradici di pioggia, infangati, infreddoliti, arrabbiati se ne sono andati delusi. Erano venuti a Imola sognando la grande fuga su una pista che sulla carta avrebbe dovuto essere favorevole. Invece in casa nostra hanno fatto bottino pieno Max e la Red Bull. Verstappen non ha lasciato nulla: 34 punti sui 34 in palio e ora il vantaggio di Charles in classifica è sceso a 27 punti. Si è preso Sprint Race, Gran premio del made in Italy e pure il giro più veloce. Aveva un sorriso decisamente più grande di quello che indossava l'altro giorno, dopo aver visto come volavano le Ferrari sul bagnato. Dopo quattro gare i duellanti hanno due vittorie a testa. Max due ritiri per problemi di affidabilità, Leclerc il primo errore stagionale sul suo personalissimo cartellino.

Charles lo ha detto con sincerità: «È stata colpa mia. Ho sbagliato io. Ho forzato perché volevo passare Perez e prendermi il secondo posto. Scusatemi». Un errore grave che gli costa sette punti (la differenza tra il terzo posto e il sesto dove poi ha chiuso) in classifica. Con un mondiale tirato potranno pesare. Ma una doccia fredda può sempre servire, potrebbe far bene a una Ferrari che cominciava a camminare tre metri sopra l'asfalto. Per battere la Red Bull non bisogna sbagliare nulla. Così come non bisogna sbagliare nulla per battere la Ferrari. A Imola la Red Bull ha vissuto la gara perfetta, senza errori dei piloti e senza le difficoltà tecniche di affidabilità delle prime gare. Ha avuto anche la fortuna di una bandiera rossa esposta un po' in ritardo venerdì in qualifica e di una Safety Car che ha complicato la vita di Charles nella Sprint Race quando, al contrario di ieri, era scattato benissimo. Ma non ha rubato nulla, ben inteso. Leclerc al contrario ha sbagliato la partenza ritrovandosi subito quarto, poi ai box hanno pasticciato con il cambio della posteriore sinistra, quindi nell'attacco a Perez alle Acque Minerali ha concluso l'opera riuscendo almeno a evitare il muro, a rimettersi in pista e a risalire dal nono al sesto punto. No abbastanza per limitare del tutto i danni. Ormai la frittata era fatta. In tre giorni a Imola non ne è andata bene una. Pensate al povero Sainz sbattuto fuori da Ricciardo dopo pochi metri in un contatto involontario che però lo ha bloccato nella sabbia. Prossima tappa Miami, una pista nuova per tutti.

Difficile che si vedano novità sulle macchine.

Hamilton ne avrebbe bisogno per dare un senso alla sua stagione. Chiudere tredicesimo senza riuscire a passare Gasly deve essere frustrante. Soprattutto se il tuo compagno chiude al quarto posto dietro a Norris.

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