"Ecco perché cambieremo rigorista…": cosa rivela la frase di Mancini

Dopo tre rigori consecutivi falliti con la maglia della Nazionale, è ormai molto probabile che Jorginho non sarà più il primo rigorista: ecco cosa ha detto Mancini e chi potrebbe sostituirlo

"Ecco perché cambieremo rigorista…": cosa rivela la frase di Mancini

"Chi tira i rigori può sbagliarli", ha affermato Roberto Mancini al termine della gara contro la Svizzera difendendo il primo rigorista della Nazionale, Jorginho. Subito dopo, però, ad una precisa domanda della stampa, il c.t. fa intendere a chiare lettere che certe gerarchie potrebbero cambiare.

"Probabilmente lo cambieremo..."

"Vedremo cosa penserà lui, probabilmente lo cambieremo se ci capiterà un altro rigore", ha aggiunto Mancini, sottolineando il momento poco sereno di Jorginho dagli undici metri. C'è un detto molto famoso di Agata Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". E la prova, purtroppo, c'è: il centrocampista del Chelsea ha iniziato la sua personale maledizione dei calci di rigore in azzurro proprio dalla finale di Wembley vinta trionfalmente dall'Italia grazie ad un super Donnarumma facendosi ipnotizzare dal portiere inglese Pickford nel momento decisivo. In quell'occasione, però, avevano già segnato Berardi, Bonucci e Bernardeschi e super Gigio aveva parato i penalty di Rashford e Sancho per poi concludere in apoteosi con la manona su Saka che è valsa l'Europeo. Per quanto grave fosse l'errore in una finale, è quasi passato in sordina perché abbiamo vinto la gara alzando al cielo il trofeo.

La strana statistica con la Svizzera

I nodi, però, prima o poi vengono sempre al pettine: alla ripresa per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar del 2022, dopo il mezzo passo falso interno contro la Bulgaria (1-1), l'Italia gioca la gara d'andata contro gli elvetici in Svizzera: al 53' calcio di rigore per gli azzurri, Jorginho dal dischetto si fa ipnotizzare da Sommer (secondo errore consecutivo in azzurro). La partita finisce 0-0 e l'Italia spreca un'occasionissima per staccare gli elvetici in classifica. Tre giorni dopo arriva il 5-0 facile contro la Lituania, poi c'è la Nations League (Italia terza) ma il vero appuntamento è quello di ieri, contro la Svizzera. Gli azzurri devono vincere per essere quasi sicuri di andare a Doha e quale migliore finale (sembrava già scritto) se non un calcio di rigore al 90'? Dal dischetto ovviamente Jorginho, rincorsa, e palla sparata nella Curva Sud dell'Olimpico, terzo rigore consecutivo fallito. Il più pesante, probabilmente, dei tre. Ecco il terzo indizio. "Sicuramente un po' di difficoltà la potrà avere, sbagliando due rigori così...", ha chiosato Mancini.

Chi sarà il nuovo rigorista

Nella Nazionale italiana una gerarchia ben definita come nelle squadre di club, che normalmente hanno tra due e 4-5 rigoristi, non c'è. L'Italia ha Jorginho, poi si vede. Sicuramente, hanno già dimostrato di saperci fare gente come Bonucci, rigorista fisso contro Spagna e Inghilterra, Berardi (infallibile con il Sassuolo ed in gol in finale contro gli inglesi) e Bernaderschi ("doppietta" nella lotteria dei rigori agli Europei), anche se questi ultimi due non sempre sono titolari in Nazionale. Un titolarissimo di Mancini è Lorenzo Insigne, primo rigorista del Napoli anche se non sempre infallibile dagli 11 metri. Non dimentichiamoci dell'attaccante titolare, Ciro Immobile, ieri fuori per infortunio, ma potenzialmente anche Di Lorenzo e Acerbi che, secondo il Corriere dello Sport, durante il mese degli Europei hanno spesso preso parte alle esercitazioni dagli 11 metri. Insomma, le alternative non mancano ed è il momento di trovarla, l'alternativa fissa a Jorginho, certamente poco sereno in questo periodo storico: nell'anno solare ha fallito tre rigori anche con la maglia del Chelsea (contro Liverpool, Arsenal e Krasnodar).

L'attacco di De Laurentiis

Non ci è andato leggero nemmeno il patron del Napoli, De Laurentiis, il quale ha espresso felicità per la rete di Di Lorenzo attacando indirettamente Jorginho. "Mi dispiace che facciano sempre battere i rigori a chi rigorista non è", ha affermato a ItalPress. "Se Insigne fosse rimasto in campo doveva tirarlo lui? Forse sarebbe stato meglio...", ha aggiunto.

Lunedì 15 novembre ci sarà la sfida decisiva in quel di Belfast: dobbiamo vincere e fare meglio, in termini di reti, anche della Svizzera come abbiamo visto sul Giornale.it. Siamo ancora primi, nulla è perduto, forza e coraggio che il mondiale invernale in Qatar ci aspetta da protagonisti, da campioni d'Europa.

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