La nazionale italiana di Roberto Mancini, ormai si sa, dovrà affrontare la lotteria dei play off per aggiudicarsi un posto al Mondiale del Qatar in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Il pareggio per 0-0 contro l'Irlanda del Nord e la vittoria della Svizzera 4-0 contro la Bulgaria ci hanno condannato agli spareggi in programma tra il 24 e il 29 marzo.
"Eviterei il Portogallo"
Collegato da Jesi con il Social Football Summit, Mancini non ha nascosto tutta l'amarezza per la mancata qualificazione diretta. Come ci siamo già occupati sul Giornale.it, il prossimo 26 novembre a Nyon si deciderà il destino dell'Italia con il sorteggio che accoppierà l'avversaria degli azzurri. In quanto testa di serie, l'Italia giocherà la prima partita in casa, poi l'eventuale finale in campo neutro. Anche se non sarà possibile incontrarla al primo turno, la possibilità di una finale contro Cristiano Ronaldo è tutt'altro che remota. "Se proprio dobbiamo toglierne una, forse il Portogallo perché chiaramente diventerebbe una sfida dura per tutte e due", ha affermato il c.t., che non mostra di aver paura qualora la nazionale riuscisse a recuperare tutti gli infortunati e presentarsi con la formazione tipo. "Se saremo senza infortunati possiamo incontrare chiunque, non è un grande problema".
"Meglio adesso che al Mondiale"
L'aveva già dichiarato ma lo ha ribadito all'interno del collegamento con il Football Summit: l'Italia si qualificherà per il mondiale invernale del Qatar nel prossimo anno. Meglio avere ed affrontare adesso tutte le problematiche che durante gli spareggi o mentre si è impegnati nella massima manifestazione calcistica mondiale. "Veniamo da 40 partite, una sola sconfitta con la Spagna in 10 contro 11. Credo che dobbiamo pensare sempre in modo positivo e se c'era un momento in cui non si doveva andare tanto bene meglio adesso che a marzo o al Mondiale", sottolinea Mancini. Lui e l'ambiente ci credono d'altra parte siamo campioni d'Europa mica per caso. "Sappiamo che ci sono momenti in cui le cose non vanno bene, anche se dai il massimo. Capita, io continuo a essere molto fiducioso e penso che questo potrà darci qualcosa in più".
"Cosa penso della Svizzera"
In questi mesi potrebbero esserci nuovi innesti, forze giovani ma sarà soltanto il campionato di Serie A a dirci se alcuni calciatori potrebbero dare un contributo importante alla causa azzurra. "È chiaro che dobbiamo cercar sempre di trovare delle soluzioni con giocatori più giovani in questo momento che tra un anno possono venire buoni ma dipende anche da loro che dovrebbero giocare di più ed avere esperienze importanti altrimenti stare ad un certo livello non è semplice", incalza il commissario tecnico. Il girone con la Svizzera sembrava abbordabile: a parte gli elvetici le altre squadre non sono state così temibili ma gli svizzeri ci hanno giocato un brutto scherzo superandoci proprio all'ultima curva. Mancini lo sapeva, anche se sperava che la storia sarebbe stata diversa.
"Quando è stata sorteggiata la Svizzera sapevo che sarebbe stato un girone difficile: non pensavo che non ci saremmo qualificati subito ma sapevo che sarebbe stata una strada più tosta del previsto. Siamo a metà dell'opera e adesso dobbiamo ritrovare le forze e prepararci per marzo", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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