Eroica Montalcino 2018, una grande festa a pedali

più di 1.400 i ciclisti provenienti da ventisei diversi Paesi, di quattro continenti, in sella a bici d’epoca costruite prima del 1987 e indossando pantaloncini e maglie di lana: la magia dell’Eroica è iniziata in attesa dell’impresa del 7 di ottobre

Eroica Montalcino 2018, una grande festa a pedali

Sono stati più di 1.400 i ciclisti che domenica 27, molti di buon’ora, sono partiti da piazza del Popolo per la seconda edizione di Eroica Montalcino, con tanti stranieri, specialmente Germania, Svizzera e Francia. Ciclisti da ventisei diversi Paesi, di quattro continenti.Al via, confermando una tendenza ormai più che consolidata, tanti giovani che, attraverso Eroica, hanno la possibilità di vivere alcuni dei valori d’un tempo, ad iniziare dalla «bellezza della fatica e dal gusto dell’impresa» che favorirono la nascita dell’Eroica grazie a Giancarlo Brocci. «Siamo felicissimi di questa bella e numerosa partecipazione – ha sottolineato Franco Rossi, organizzatore di Eroica Montalcino - In ogni evento dell’Eroica non c’è cinema ma autenticità fatta di biciclette e maglie d’epoca. La Toscana di suo ci mette le strade bianche, i paesaggi caratteristici, i ristori tradizionali e il cibo genuino. Oggi a Montalcino, esattamente come un anno fa, è stata una grande festa a pedali, arrivata dopo una vigilia con spettacoli ed iniziative di grande spessore culturale e di grande attrattiva per le famiglie».Quella di Montalcino è stata una festa dai mille risvolti; una festa di colori, quelli della campagna con i colori più belli e i profumi più intensi. Una festa di lingue e passaporti, vista l’internazionalità del gruppo e quella dei turisti assiepati e incuriositi lungo le transenne. Una festa soprattutto di emozioni per l’esperienza che si è vissuta nel magnifico scenario della Val d’Orcia e delle Crete Senesi, con un percorso, quello più lungo e dunque affrontato dai ciclisti più «eroici» che da Montalcino ha portato i ciclisti fino a Gaiole in Chianti, da dove tutto nacque nell’ormai lontano 1997. Una festa per la bellissima ed animatissima città medievale di Montalcino, nota in tutto il mondo per le sue straordinarie eccellenze, ad iniziare dal Brunello che da anni attira qui turisti esigenti ed attenti alla qualità ed alla raffinatezza.Per gli amanti della statistica e gli studiosi del fenomeno del ciclismo eroico, la seconda edizione di Eroica Montalcino è stata vissuta da oltre 1.400 ciclisti di cui circa il 20 per cento da oltre confine. Lo donne sono state circa il 15 per cento. Un altro dato interessante riguarda la scelta del percorso; quello più lungo di km 171 e con un dislivello ragguardevole è stato pedalato dal 10 per cento, circa, dei partecipanti. È questo un percorso magnifico che i ciclisti giudicano addirittura più impegnativo di quello «lungo» di Gaiole in Chianti che misura quaranta chilometri in più. Dunque una sfida ancora più intrigante, severa ed eroica.Da venerdì 25 maggio a domenica 27 i collezionisti di belle emozioni ed amanti del ciclismo eroico si sono dunque incontrati a Montalcino. Già dopo la prima edizione Montalcino suscita un fascino irresistibile per gli eroici a pedali. Riferendosi proprio al forte successo di Eroica Montalcino, Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, ha sottolineato: «Mi dicono persino sia più bella di Gaiole, che sia più dura, che sia più de L’Eroica con l’elle apostrofo. Forse perché Gaiole in Chianti ce l’ho scritto in fronte, oltre che sulle magliette; o forse giusto per vedere l’effetto che fa, dirla grossa. O magari semplicemente lo dicono perché, per certi aspetti, è vero. Eroica Montalcino è più piccola, più raccolta, più piena di strada bianca. E Montalcino è quel posto che è, quel nome che è, racconta la storia che sa e che ha. O forse semplicemente perché dopo quasi otto mesi c’è tanta gente cui Eroica manca, che scalpita dal lunedì post Gaiole, che ha voglia di ritrovarsi in famiglia. Stiano tutti tranquilli: qui nessuno è geloso e Eroica manca anche a noi. In più Montalcino è un luogo bellissimo dove ritrovarsi».Probabile che Eroica Montalcino piaccia anche perché alla pedalata si unisce un festival con la proiezione del film «L’Eroico» e la presentazione della squadra ciclistica «Castello Poggio alle Mura-Banfi» che sarà tenuta a battesimo da Mara Mosole, Gianbattista Baronchelli e Andrea Tonti, ciclisti importanti di stagioni passate ma di immutata passione per il ciclismo e i suoi valori. Sabato 26, con la direzione artistica di Andrea Satta, voce dei Tetes de Bois e la collaborazione del giornalista Marco Pastonesi, si sono intrecciate storie, canzoni, voci, circo e giochi che raccontano, in vario modo, la bicicletta e le sue suggestioni. Nelle due postazioni a Montalcino si sono alternati fino a sera autori, artisti, testimonial e giornalisti di grande richiamo. Si è potuto assistere anche alla penultima tappa del Giro d’Italia e dedicarsi ad un acquisto, qua e là, nel mercatino eroico.Domenica 27 maggio si è poi pedalato su cinque diversi percorsi, da km 171 per i più allenati ai 27 km del percorso per le famiglie, con difficoltà diverse in modo che tutti, ma proprio tutti, abbiano potuto provare quella «bellezza della fatica e il gusto dell’impresa» che hanno reso celebre ed amata L’Eroica in tutto il mondo.

Tutto in stile Eroica, cioè pedalando su biciclette costruite prima del 1987 e indossando pantaloncini e maglie di lana. Le strade bianche sono sempre lì a disegnare un panorama toscano che in questo periodo dell’anno assume i colori più belli e i profumi più intensi. Tutto in attesa dell’impresa del 7 di ottobre.

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