Ariedo Braida è considerato, ancora oggi, uno dei migliori dirigenti sul panorama calcistico internazionale e, in coppia con Adriano Galliani, ha fatto cose egregie al Milan. Il 73enne di Precenicco è stato per 27 anni, dal 1986 al 2013, dirigente del glorioso club rossonero e nel 2015 è poi passato al Barcellona, occupandosi in particolar modo delle trattative con i club stranieri per la compravendita di calciatori.
A fine agosto, però, il club catalano ha deciso di interrompere in maniera unilaterale il rapporto che sarebbe dovuto durare per altri tre anni con l'ex dirigente del Milan. Secondo quanto riporta il portale spagnolo Diario As Braida, per questa ragione, ha deciso di impugnare la lettera ricevuta dal Presidente blaugrana Bartomeu ed ha scelto di far causa ai catalani affidandosi all'avvocato Juan de Dios Crespo, che nel 2017 permise a Neymar di liberarsi dal Barcellona per approdare al Psg.
L'addio, ovviamente, non è stato per niente amichevole con Braida che chiede un risarcimento danni pari alle annualità che gli sarebbero spettate se fosse arrivato fino al termine del suo contratto con il club catalano.
Questa è un'altra grana per il Barcellona che è partito a rilento sia in campionato che in Champions League e che ha anche dovuto fronteggiare il "caso Piqué" che si è lamentato ampiamente con la dirigenza per alcune scelte estive considerate dannose per il rendimento della squadra allenata da Valverde.
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