Secondo posto ripreso subito. Reazione immediata. Dopo due sconfitte di fila la Lazio torna a vincere, in casa con il Sassuolo e scavalca la Juventus che, vincendo nel pomeriggio, l'aveva superata per qualche ora. La squadra di Sarri vince 2-0, con il 12° gol stagionale di Felipe Anderson (per lui è un record). I biancocelesti si sono dimostrati tenaci e determinati, fin dai primi minuti di gioco. Dopo il curioso episodio del gol prima annullato a Immobile per sospetto fuorigioco di Vecino, poi convalidato dal Var, ma poi ancora annullato dalla tecnologia per una posizione irregolare a inizio azione di Felipe Anderson, la squadra non si è abbattuta né scoraggiata, continuando ad attaccare a testa bassa. Al 15' è così arrivato il vantaggio, proprio con il numero 7 brasiliano.
La Lazio ha dimostrato di essere fresca atleticamente, schiacciando gli avversari nella propria metà campo e non accontentandosi del vantaggio, ma, al contrario, continuando ad attaccare in cerca del raddoppio (bella azione personale di Lazzari al 37'). Questo, inevitabilmente, anche concedendo qualche spazio al Sassuolo, che, con Frattesi nel recupero del primo tempo, ha colpito la traversa da ottima posizione.
Nella ripresa il Sassuolo, mai realmente vivace e pimpante, alza un po' il baricentro, ma fatica a creare occasioni. Si sente, in tal senso, l'assenza di Pinamonti (squalificato). Nel finale il 2-0 di Basic, che ha certificato il +6 della Lazio sul quinto posto.
Si registra, infine, parecchio nervosismo da parte di Ciro Immobile: il capitano, lasciato il campo senza segnare (in Serie A non segna all'Olimpico dall'11 settembre), si è sfogato urlando e prendendo a calci la panchina. Dovrà provare a rifarsi sabato, quando la Lazio sfiderà il Milan a San Siro in una sfida delicatissima.
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