Passi per Brad Pitt che è Brad Pitt. Ma non per Marc Marquez che non è Brad Pitt. La commistione tra un Gran premio di Formula uno vero e un pilota d'auto che non esiste, una monoposto che non esiste, un team che non esiste ha generato talmente interesse che sponsor verissimi hanno fatto a gara e pagato soldoni pur di apparire sulla livrea della monoposto che non esiste del film di Brad Pitt. La F1 non è nuova a lungometraggi dove realtà e finzione si fondono pur di regalare emozioni forti e più verosimili possibili.
Forse il box che non esiste piazzato nella pitlane del Gp di Silverstone tra quelli realissimi di Ferrari e Mercedes disturberà un poco ma il fine resta affascinante e spettacolare come solo Formula uno e Hollywood sanno essere. Molto meno spettacolare, e non solo perché non è Brad Pitt, è quanto annunciato da Marc Marquez: offrirà in affitto a 93 euro per notte, come il suo numero sul cupolino, il motorhome accanto al proprio durante il Gran premio di Catalogna del motomondiale. Modalità di fruizione: quella di Airbnb, sponsor del campione.
Nell'annuncio si legge: per la prima volta si potrà dormire nel paddock, area solitamente riservata ai piloti professionisti, nella casa mobile accanto alla roulotte privata di Marc Márquez e a pochi metri di distanza da quelle di altri piloti famosi.
Passi che Marc non sia Brad Pitt, che il fascino di una notte in affitto sia lontano da quello di Hollywood, ma era il caso che Marquez, già poco amato dai colleghi piloti in pista, se li facesse ancor più nemici lasciando che i turisti violassero di notte l'area motorhome, sancta sanctorum dei centauri?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.