Ganna in gran forma. E ora la Sanremo

Tirreno-Adriatico, è 2° dietro Ayuso, il delfino dello sloveno

Ganna in gran forma. E ora la Sanremo
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Ci siamo: sabato c'è la Sanremo. Il primo Monumento, la prima classica della stagione, il primo vero traguardo dopo già due mesi abbondanti di corse in giro per il mondo, ma questo vale, questo pesa, questo riempie da solo una carriera.

Ci arriviamo con il solito noto, Tadej Pogacar vincitore del Uae Tour e della Strade Bianche alla sua maniera, in modo devastante. Ma c'è chi può rompergli le uova nel paniere, rendendo la Classica di primavera la corsa maledetta. Quattro partecipazioni, quattro piazzamenti: un 12°, un 5°, un 4° e un 3°. Per uno abituato a tramortire gli avversari, un ruolino di marcia non certo lusinghiero.

È corsa aperta e lo sa bene Filippo Ganna, già 2° due anni fa, uscito ieri dalla Tirreno vinta dal delfino di Tadej Juan Ajuso, con un sontuoso 2° posto in classifica generale. Il catalano ha preceduto il gigante piemontese di 35, terzo Antonio Tiberi a 36. Ganna ci spera, ha una condizione stellare: alla Tirreno una settimana di altissima qualità (alla Parigi-Nizza successo bis consecutivo del vice Vingegaard, Matteo Jorgenson) da protagonista assoluto, che lo proietta tra i grandi protagonisti al pari di Van der Poel, Van Aert e Pedersen, così come Hirshi, ma nel gruppetto, se solo riuscisse a tenere sul Poggio e a presentarsi in via Roma per la volata ci potrebbe stare anche Jonathan Milan, che ieri a San Benedetto del Tronto ha messo il sigillo finale alla Tirreno: per lui due tappe e la maglia della classifica a punti che dice che se ci sarà un arrivo ristretto in volata il gabbiano Jonathan può essere della partita.

Una cosa va detta: Pogacar è chiaramente

l'uomo da battere, ed è probabile che venga battuto, perché corsa troppo facile, troppo aperta, molto aperta, per questo complicata. Una corsa che sorride a molti, anche agli italiani, e ieri Ganna e Milan ridevano di gusto.

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