Venerdì 11 giugno 2021 alle ore 21 è in calendario all'Olimpico di Roma la partita inaugurale dell'europeo 2020, rinviato di un anno per la pandemia. All'appuntamento più atteso dell'estate calcistica, la Nazionale azzurra di Roberto Mancini si presenterà con Gigio Donnarumma titolarissimo del suo ruolo. Dal punto di vista tecnico, quale sarà lo status dell'ex portiere del Milan, licenziato di fatto nei giorni scorsi dal club rossonero con l'acquisto del sostituto, il francese Mike Maignan? Qualora non dovesse nel frattempo, e mancano meno di due settimane, trovare una nuova società dove accasarsi per le prossime stagioni, Donnarumma diventerà tecnicamente un disoccupato, l'unico disoccupato del team azzurro. Mancini, il suo ct, in epoca non sospetta, gli aveva consigliato tra l'altro di firmare e regolare la vicenda prima dell'inizio del torneo continentale. In questa condizione d'incertezza sul proprio futuro, quale sarà l'umore (e il rendimento) di Gigio che già a Torino nella sfida con la Juve affrontata dopo il faccia a faccia burrascoso con i tifosi, aveva tradito un surplus di emotività sbavando uno, due, tre interventi?
È quello che si chiedono anche all'interno del club Italia, a dispetto delle frasi di circostanza. Che Donnarumma stia diventando un caso spinoso soprattutto per il suo agente Mino Raiola è documentato da un particolare inedito. E cioè che lo stesso Raiola nei giorni scorsi ha inviato una mail pec (posta certificata) che ha valore legale con la quale ha informato i vertici juventini sulla possibilità di tesserare Donnarumma a un prezzo di stipendio decisamente inferiore rispetto alle cifre circolate nei giorni caldi della trattativa col Milan. Allora chiedeva 10-12 milioni più varie commissioni, adesso è pronto a retrocedere a 6 milioni, lo stesso trattamento economico ricevuto dal Milan negli ultimi tre anni. Da Torino hanno fatto finta di niente perché nel frattempo il ritorno in sella di Max Allegri ha cambiato i piani societari. Szczesny viene considerato dal tecnico livornese un portiere molto affidabile e quindi da confermare visto che tra l'altro nel febbraio dello scorso anno ha prolungato il proprio contratto fino al 2024 a cifre competitive (6,5 milioni netti l'anno). Stessa condizione a Barcellona dove Ter Stegen addirittura ha un contratto fino al 2025!
Paolo Maldini, nei giorni scorsi, ha salutato con stile Donnarumma senza ricevere il minimo riscontro. Segno che il clan Raiola è rimasto di sale. Ora, anche per ripicca, si prepara al secondo scontro quando capirà che il club rossonero invece di proporre un rinnovo al rialzo nei confronti di Romagnoli (scadenza 2022), provvederà diversamente riscattando Tomori e promuovendo nella scala dei difensori centrali Kalulu e Gabbia dietro Kjaer e l'inglese.
L'unico quesito di fondo è un altro: considerato che l'interesse del Milan per De Paul è autentico, la presenza o meno di Raiola nel negoziato può diventare un elemento decisivo per concludere o interrompere la discussione? Risposta scontata, a questo punto.
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