La 18esima tappa del Giro d'Italia da Valdaora/Olang a Santa Maria di Sala è stata vinta incredibilmente dal 25enne bresciano Damiano Cima del team Nippo Vini Fantini Faizanè. Il ciclista azzurro, al suo primo Giro, ha ottenuto la sua seconda vittoria in carriera ma la prima davvero importante e pesante. Cima ha chiuso in 4 ore 56 minuti e cinque secondi davanti allo scatenato tedesco Pascal Ackermann e all'altro azzurro Simone Consonni. Questa è l'ottava tappa vinta da uomini in fuga sulle 18 finora disputate. Ai microfoni della Rai Cima ha espresso tutta la sua gioia per questa prima vittoria al Giro: "Credo che sia il sogno di una vita vincere una tappa del Giro d'Italia. Voglio dire grazie alla squadra, questa è una vittoria di tutti, sono felice. Ringrazio anche la mia famiglia e la mia ragazza Veronica".
La maglia ciclamino, ovvero quella della classifica a punti, ha un nuovo padrone con Ackermann che la toglie al francese Demare che ora occupa la seconda posizione, terzo Cima. La maglia Rosa, invece, resta sulle spalle dell'ecuadoriano Richard Carapaz che mantiene inalterato il distacco da Vincenzo Nibali, Primosz Roglic e dal compagno di squadra Mikel Landa.
I quattro big si sono "riposati" per le tappe di montagna di domani, da Treviso a San Martino di Castrozza e dopodomani, da Feltre a Croce d'Aune/Monte Avena, unite all'ultima crono di Verona domenica 2 giugno saranno decisive per stabilire chi sarà il vincitore di questo appassionante 102esima edizione del Giro d'Italia. Da segnalare un brutto episodio a Conegliano Veneto, quando al passaggio dei ciclisti un uomo ha lanciato sulla strada una bicicletta: fortunatamente non si è fatto male nessuno.
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