40 anni sono un traguardo importante. Ancora di più per un ex calciatore, che a quell'età sa che una parte della propria vita è scivolata via per sempre e non ritornerà più. Ma il passare del tempo non può portare via i ricordi. Al contrario, li rende via via più dolci. E per questo ancora più indimenticabili. Come nel caso di Diego Milito, l'eroe del triplete dell'Inter che oggi compie 40 anni.
| HAPPY BIRTHDAY
— Inter (@Inter) 12 giugno 2019
"Il tango è, soprattutto, ritmo, nervi, forza e carattere..."
Juan D'Arienzo, leggenda del tango
40 anni oggi
Auguri Diego #Milito, da tutto il popolo interista !#InterForever pic.twitter.com/d4mpzk7imO
Nato a Bernal il 12 giugno 1979 da una famiglia originaria di Terranova di Sibari (Cosenza), l'attaccante argentino è stato il grande protagonista della stagione più vincente della storia della Beneamata, quella 2009/2010. Quella del Triplete. E pensare che al suo arrivo alla Pinetina, nel 2009, non c'era tutto questo entusiasmo. D'accordo, l'anno prima Milito aveva realizzato 24 gol con la maglia del Genoa e trascinato la squadra rossoblù a uno storico quinto posto. Eppure qualcuno storceva il naso, chiedendosi come fosse possibile sostituire un attaccante del calibro di Ibrahimovic con un giocatore sì bravo, ma con un curriculum non così importante e soprattutto non più giovanissimo. Per fortuna che a parlare, come sempre, è stato il campo. Con una valanga di gol, 30 in 52 presenze. Di cui molti decisivi. Per vincere lo scudetto. Ma soprattutto il trofeo più ambito: la Champions League.
Arrivata al termine di una serata perfetta, quella in cui Diego si è fatto conoscere al mondo con una doppietta da urlo. Degno finale di una storia iniziata molti anni prima al Racing Club Avellaneda, di cui oggi è direttore tecnico dopo averlo trascinato nel 2014 alla vittoria del campionato argentino. Poi il passaggio al Genoa, quindi al Saragozza e poi di nuovo sotto la Lanterna regalandosi la maglia nerazzurra a suon di gol e giocate da urlo. Come quella con cui nella splendida cornice dello stadio Bernabeu di Madrid, il 22 maggio 2010, ha messo a sedere la difesa del Bayern Monaco per appoggiare il pallone in rete.
Due volte, facendo esplodere di gioia una tifoseria che sognava una serata del genere da tanti, troppi anni. Oggi Milito fa il dirigente. L'anno scorso ha consigliato all'Inter l'acquisto di Lautaro Martinez. Il suo erede? Non scherziamo. Di principe ce n'è uno solo. Il principe di Baires.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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