
La Juve torna da Como con tre punti insperati, colpendo il Como quando i lariani sembravano aver meritato il pareggio e invece, come sempre, buttano tutto il lavoro fatto nei minuti finali. Questa volta per un'uscita allucinante del portiere Butez, preso per la sua grande abilità nel giocare di piede, ma assolutamente inaffidabile quando deve usare le mani, e soprattutto i pugni. Così il numero uno di Fabregas travolge Gatti e Kolo Muani può firmare la doppietta su rigore regalando a Thiago Motta almeno una notte in zona Champions.
Il Como, forte dei 50 milioni spesi solo sul mercato di gennaio, gioca a fare la grande: aggressività e possesso palla, secondo i dettami di Fabregas, per chiudere la Juve nella propria area. La Signora, nonostante la filosofia di Thiago Motta, gioca a fare la provinciale, si difende e colpisce in contropiede. Storie di un calcio capovolto, in cui i lariani tengono fede alle statistiche degli analisti pallonari che li accreditano come quarta squadra del campionato in fatto di intensità di pressione. I bianconeri invece, senza bisogno di ricorrere alle statistiche, confermano la loro indecifrabilità, perché onestamente subiscono troppo il Como pur concedendo alla squadra lombarda tutti i benefici della sorpresa stagionale.
Como pericoloso almeno un paio di volte nella prima mezz'ora con Di Gregorio che deve sventare un gran tiro al volo di Nico Paz e una sventola da fuori di Da Cunha. Poi, rispettando il copione rovesciato, la Juve colpisce in contropiede: Weah strappa un pallone dai piedi di Strefezza (comunque il migliore tra i suoi) e lancia Kolo Muani in profondità, il francese si libera di Dossena, che l'aveva imbrigliato fino a quel momento, e batte implacabilmente Butez. Per l'ex Paris St.Germain è il quarto gol (diventeranno cinque alla fine) nelle prime tre partite in serie A, che gli consente di aggiornare un record che resisteva dai tempi del genoano Piatek nel 2018 e in casa Juve addirittura da Roberto Baggio al suo debutto bianconero nel 1990.
Sembra la chiave di volta per la serata di Motta, ma ancora una volta ci pensano Koopmeiners e la difesa a rimettere tutto in discussione prima dell'intervallo, quando Cutrone soffia una palla all'ex atalantino e serve Diao che può pareggiare di testa assolutamente indisturbato.
Nella ripresa la Juve ci fa scoprire anche Kelly (al posto di un Savona in difficoltà), ma è Di Gregorio a dover sventare subito due assalti (Nico Paz al 1' e
Strefezza al 5'). Dentro anche Khephren Thuram e Douglas Luiz, ma il gioco juventino non trova sbocchi. Nemmeno quando il Como finisce le energie. Ma ad evitare l'ennesimo pareggio della Signora ci pensa lo sciagurato Butez.
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