L'Italian Job è tornato di moda in Premier League. Merito del sorprendente Chelsea di Enzo Maresca, che rappresenta la novità più scintillante ai primi posti del campionato più bello del mondo. Dopo un triennio disastroso i Blues sono tornati ai vertici del campionato inglese grazie all'avvento dell'allenatore campano, il cui lavoro straordinario è sotto gli occhi di tutti.
Per il «footballEnzo», come è stato ribattezzato il gioco spumeggiante sciorinato dal tecnico italiano, parlano i numeri: il suo Chelsea ha l'attacco più prolifico della Premier ed è attualmente secondo dietro l'inarrestabile Liverpool. Mica male per un debuttante. E non finisce mica qui: Domenica Maresca ha vinto il Derby sul campo del Tottenham per 4-3, dopo che in avvio la sua squadra era andata sotto di due gol, conquistando la quarta vittoria nelle ultime 5 giornate.
Tanta roba per una formazione che solamente l'anno scorso aveva faticato a qualificarsi per la Conference League, dove tra l'altro i londinesi sono primi e lanciatissimi verso la conquista del trofeo. Maresca nell'ultima stagione aveva pilotato il Leicester alla vittoria della Championship, a suon di record. Una cavalcata trionfale che gli aveva spalancato, per meriti sul campo, le porte del campionato più importante e seguito al mondo. Con Maresca entrato nel Gotha degli allenatori dalla porta principale, visto che - dopo la promozione con le Foxes - è arrivata subito la chiamata del Chelsea, che gli affidato l'ambizioso progetto di riportare la società di Todd Boehly ai massimi livelli. Una mossa coraggiosa ma che si sta rivelando vincente. Tra l'altro Maresca ha vissuto, sia da giocatore sia in panchina, le soddisfazioni più grandi della carriera all'estero: da centrocampista e leader del Siviglia ha vinto 2 volte l'Europa League; mentre come tecnico sta lasciando il segno in Inghilterra dove da assistente di Pep Guardiola nel 2023 aveva centrato il Triplete col Manchester City, alzando al cielo Premier League, FA Cup e Champions League, dopo aver vinto il campionato Under 23 da capo-allenatore.
Adesso Enzo vuole scrivere la storia del Chelsea, dove i manager italiani sono sempre andati di moda. Da Vialli a Conte passando per Di Matteo, Ancelotti e Sarri i nostri allenatori hanno sempre fatto rima con vittoria dalle parti di Stanford Bridge.
Ora tocca a Maresca cercare di arricchire la bacheca dei Blues. Con tanti saluti ai club italiani che non hanno creduto in lui dopo le fugaci esperienze di Ascoli (non aveva il patentino e fungeva da vice di Fiorin) e Parma (esonerato dopo 3 mesi) in Serie B.
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