Freddy Rincon, soprannominato "El Coloso" (il colosso) a causa della sua statura, è morto a Cali, nel sud-ovest della Colombia, dopo una collisione tra il veicolo con cui viaggiava e un autobus di linea. Nell'impatto erano state ferite altre quattro persone e il calciatore era stato portato nell'ospedale più vicino.
Nonostante il pronto intervento, le sue condizioni sono apparse subito critiche. Come riporta il Corriere della sera, il chirurgo che lo aveva operato aveva già dato un primo bollettino sfiduciato:"La prognosi è riservata, continueremo con tutte le misure del caso. Deve essere chiaro che l’evoluzione non è favorevole, è estremamente critica".
L'ex calciatore cinquantacinquenne era un centrocampista e la sua carriera era inziata nel 1986 nell’Atlético Buenaventura. Aveva giocato, tra le tante, anche nel Napoli per 28 partite, allenato da Vujadin Boskov. Quella stagione portò alla qualificazione della squadra in Coppa Uefa, avvenimento che gli procurò notorietà e la chiamata del Real Madrid dove giocò 21 partite. Al termine si era trasferito in Brasile per il resto della carriera fino al 2004. La sua ultima esperienza nel mondo calcistico risale al 2010, come vice sulla panchina dell’Atletico Mineiro in Brasile.
Alcune vicende amare con la giustizia lo portarono a essere indagato nel 2015 per riciclaggio di denaro sporco a Panama e in seguito per aver acquistato, con i soldi del boss del narcotraffico Pablo Rayo Montano, diverse proprietà.
I fatti che riguardano l'incidente stradale sono ancora in via di accertamento anche se, dalle prime analisi, sembra che il centrocampista
abbia svoltato a un incrocio con semaforo rosso. L'autista dell'autobus, che è rimasto ferito, conferma questa versione dicendo che al momento aveva la strada libera e all'improvviso si è ritrovato coincolto nell'impatto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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