È giallo sulla morte di Luis Salom sul circuito della Catalogna. Di fatto, nonostante le immagini dell'incidente, bisogna ancora chiarire cosa sia successo al pilota e alla moto poco prima che andasse dritto ad urtare le barriere di protezione. E dopo la terza sessione di libere disputata in mattinata è arrivata la conferenza stampa del numero uno della Dorna, Carmelo Ezpleta: "Non è mai stato richiesto alla commissione di sicurezza di mettere più ghiaia, non era un luogo in cui era mai successo un incidente di questo tipo e non è mai stato richiesto di prendere provvedimenti di nessun tipo", ha affermato il capo della Dorna. Poi sull dinamica dell'incidente afferma che è accaduto qualcosa di strano: "È successo qualcosa, non è la traiettoria che si fa per affrontare la curva, non stava spingendo al massimo, è successo qualcosa, non sappiamo esattamente, dobbiamo studiare i dati", ha affermato Ezpleta.
L'incidente di Salom e le barriere di sicurezza
"In passato abbiamo chiesto ai piloti di fare un test parziale di questo nuovo layout e quel tracciato non sembrava così interessante” spiega invece Franco Uncini, responsabile della Commissione Sicurezza della IRTA. “Soprattutto era difficile per le moto più pesanti, quindi la decisione era stata di mantenere il solito tracciato. Ma ieri dopo l’incidente, soprattutto visto che non abbiamo informazioni precise, c’era questa alternativa ed è stato deciso in particolar modo dai piloti di sfruttare questo nuovo layout. Quando avremo tutte le informazioni decideremo se in futuro continuare col nuovo o col vecchio. Voglio spendere una parola anche per le protezioni, perchè hanno funzionato perfettamente, dal momento che hanno assorbito sia l’impatto della moto che quello del pilota. La sfortuna di Luis è quella di essersi schiantato contro la moto, quindi è stato davvero un episodio fatale. Riguardo la questione sicurezza, noi siamo molto contenti ma non stiamo dormendo e per questa stagione continueremo a lavorare per quanto riguarda l’asfalto i cordoli, e tutto ciò che riguardi la sicurezza in pista“.
Salom, il ricordo del Dottor Costa
Infine ha parlato anche il Dottor Claudio Costa, fondatore della "clinica mobile" per le corse di MotoGp: "Credo che nelle mie lacrime e in quelle accorate di chi ha commentato la morte del pilota spagnolo Luis Salom a Barcellona, come in quelle di tutti coloro che hanno pianto questo dolce ragazzo, sia racchiuso tutto il dolore di una umanità effimera, ma anche il significato e il senso di questo sport. Quando aiutavo questo pilota ferito a risalire sulla moto con il numero 39 mi sono accorto di quanto l’amasse.
Lui e la moto, due anime che dialogavano e si amavano. Per questo oggi Luis, in una dimensione altra, dove non esistono errori e tradimenti, ha perdonato la moto che lo ha stretto in un abbraccio fatale. Luis, cercheremo di farlo anche tutti noi, ma quanto è difficile”
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