Inter, dietro il tonfo troppi scricchiolii e Lautaro a secco

Inzaghi l'aveva intuito, ora dovrà correre ai ripari. Martinez, un gol in sette mesi

Inter, dietro il tonfo troppi scricchiolii e Lautaro a secco
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Per quelli che pensano che l'Inter sia la squadra più forte di tutte, e di molto, la peggiore partenza nei 4 anni di Inzaghi (mai così pochi punti, mai così pochi gol segnati) è una grande sorpresa e ha proprio nell'allenatore il primo responsabile. Fra questi non c'è Beppe Bergomi, che a Sky Sport ha spiegato che l'anno scorso, secondo lui «l'Inter è stata la più brava e ha vinto per la voglia e la determinazione dimostrate», perché essere la migliore, non necessariamente significa essere la più forte. E lo stesso Inzaghi lo sapeva fin da luglio, quando fra i risolini di tanti grandi ex che ora dispensano certezze a giorni (e risultati) alterni, ricordava che quest'anno tutti ripartivano da zero. E sapeva (pur senza mai dirlo) di avere la squadra più vecchia fra le pretendenti allo scudetto.

L'Inter ha perso il derby in modo netto, ben oltre il risultato, e la sorpresa è stata doppia, perché dopo la Champions i nerazzurri erano gli ovvi favoriti e perché pareva impossibile che Fonseca, in bilico e virtualmente esonerato, potesse spezzare la serie vincente di Inzaghi contro il Milan. E invece, ogni volta è una volta diversa.

Quando, prima della sosta, Inzaghi non faceva il turnover (non serviva), per molti era una colpa. Quando l'ha fatto, a cavallo di City e derby (peraltro una necessità), è stato un'altra volta un errore. La verità è che la stagione è appena cominciata e le squadre non sono ancora in bolla, ma i primi scricchiolii nella squadra che ha vinto lo scudetto, dominando la stagione, cominciano a vedersi. Dovrà essere bravo e rapido Inzaghi a riprendere il giusto senso di marcia. E già sabato pomeriggio a Udine potrebbe non essere facile.

L'Inter finora non ha segnato poco (10 gol in 5 partite) ma meno che in tutte le 3 stagioni precedenti.

Mancano i gol di Lautaro: mentre in casa Milan ogni passo di Leao viene analizzato (e criticato) nei dettagli, si sta un po' perdendo il senso dei numeri del Toro, che sarà anche entrato fra i candidati al Pallone d'oro, ma negli ultimi 7 mesi (dal 1° marzo in poi) ha segnato 1 sola volta con la maglia dell'Inter (14 partite). Ma è chiaro che i problemi di Inzaghi oggi non sono tutti lì. Già 5 i gol incassati. L'anno scorso 1, indolore: qui sono costati 7 punti.

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