Intanto, il debito era lievitato fino a 395 milioni, lo dice Oaktree che parla per la prima volta ufficialmente attraverso il comunicato in cui ufficializza di essere il nuovo proprietario dell'Inter. Un prestito di 275 milioni sottoscritto nel maggio 2021, che, come dice Massimo Moratti, «Zhang ha fatto per l'Inter, non per se stesso». E con quei soldi, in questi 3 anni il presidente ha pagato gli stipendi, ripianato le perdite, consentito al club di vincere altri 6 trofei dopo il primo scudetto conquistato da Antonio Conte.
Nei fatti, l'Inter era di Zhang, cioè di Grand Tower, la sua società, ma i soldi per farla andare avanti erano già di Oaktree, che alla scadenza del debito ha aperto come previsto la pratica giudiziaria per l'escussione del pegno, cioè il 99,6% delle azioni dell'Inter. Non è un caso che nel comunicato, Oaktree elenchi uno per uno quei successi, quasi attribuendoseli. Saranno i tribunali a stabilire i tempi tecnici (al fondo Elliott nel 2018 bastarono 3 giorni per prendersi il Milan) e resta da capire se e per cosa Zhang cercherà la rivincita in aula, manovra che potrebbe servire a lui per limitare i danni, ma che rischia di nuocere all'Inter.
La nuova era è già cominciata e i due confermatissimi amministratori delegati Marotta e Antonello, ieri pomeriggio hanno incontrato nella sede di Viale della Liberazione Alejandro Cano e Katherine Ralph, direttori per l'Europa delle strategie Oaktree. «Conosciamo la nostra grande responsabilità nei confronti della comunità e dell'eredità storica dell'Inter», spiega Cano. Che aggiunge: «Siamo impegnati per il successo a lungo termine dei nerazzurri. Il nostro obiettivo iniziale è la stabilità operativa e finanziaria del club, continuando con i successi ottenuto sul campo con un percorso di crescita nel lungo periodo».
Ed è su queste parole che si gioca il futuro dell'Inter, coniugare i «successi con la stabilità operativa e finanziaria del club». Le ultime sessioni di mercato si sono sempre chiuse in attivo, ma è dimostrato dai numeri (bilancio a giugno 23 chiuso a -86 milioni, bilancio a giugno '24 previsto a -50) che da soli il player trading e il pur consistente aumento dei ricavi, generati anche dagli ottimi risultati sportivi, non sono bastati per pareggiare i conti. Per questo è ipotizzabile che qualcosa cambierà nella gestione del club.
Sono 3 anni che Marotta e Antonello frequentano e conoscono il mondo Oaktree, da quando cioè il fondo americano ha concesso a Zhang il prestito, per il cui controllo ha inserito due membri nel cda, Carassai e Marchetti, i quali presumibilmente faranno ora cadere il Consiglio. Da codice civile, a quel punto Zhang (ancora presidente in carica) dovrà indire un'assemblea, da cui dovrebbe uscire il nuovo cda (con più uomini di Oaktree e senza i cinesi), che poi provvederà a nominare il nuovo presidente.
Nel frattempo, a deleghe azzerate, presidente in pectore sarà ovviamente Beppe Marotta, che poi potrebbe avere anche l'incarico ufficiale. Lui piuttosto della bandiera Zanetti o di un manager americano. Deciderà ovviamente Oaktree.
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