Inter: "È fatta per Gabigol". Bruciata la concorrenza della Juve

Secondo il quotidiano catalano Sport l'Inter avrebbe chiuso l'accordo per l'attaccante brasiliano Gabigol. Superata la concorrenza della Juventus

Gabigol durante l'allenamento con la nazionale olimpica brasiliana
Gabigol durante l'allenamento con la nazionale olimpica brasiliana

Affibbiare un soprannome a Gabriel Barbosa Almeida, classe 1996, non deve essere stato difficile. Quando giocava nelle giovanili del Santos qualcuno vide il suo tabellino: segnava a raffica. Il nomignolo era bello e pronto. Gabigol. Talmente forte che la sua società decise di nasconderlo fino ai 16 anni, età minima per fargli firmare un accordo economico. I dirigenti temevano che qualche squadra europea glielo soffiasse. Quattro anni dopo la separazione è inevitabile. A vent'anni (li compirà il prossimo 30 agosto) Gabigol è pronto per il salto in Europa. Secondo il quotidiano catalano Sport il giovane brasiliano nella prossima stagione giocherà nell'Inter.

Sul giocatore del Santos c'erano anche Barcellona e Juventus. I blaugrana però avrebbero rinunciato al loro diritto di prelazione acquisito nel 2013 in un'operazione parallela all'acquisto di Neymar. Secondo Sport, Suning avrebbe mandato un suo consulente, l'agente iraniano Kia Joorabchian, a trattare con lo staff di Gabigol. L'offerta presentata sarebbe di 18 milioni di euro al Santos che detiene il 40 percento del cartellino del giocatore. La parte restante è divisa tra il giocatore, che ha il 40 percento, e il gruppo di investimenti Doye, 20 percento. A Gabigol l'Inter verserebbe 7 milioni di euro subito. Secondo Sport poi avrebbe offerto al giocatore un contratto di oltre 3 milioni di euro all'anno. Non è chiaro invece l'accordo con il gruppo di investimenti che, tra l'altro, è stato denunciato dal presidente del Santos che non riconosce la sua partecipazione nel cartellino di Gabigol.

L'offerta dell'Inter sarebbe superiore a quella fatta dalla Juventus. I bianconeri avevano offerto 18 milioni di euro al Santos, che è la cifra minima richiesta dal club brasiliano, e solo 2 al giocatore per la sua parte di cartellino.

L'acquisto di Gabigol escluderebbe quello di un altro brasiliano, Oscar, giocatore del Chelsea per cui i nerazzurri hanno fatto un'offerta in questi giorni. L'Inter infatti può tesserare solo un giocatore extracomunitario.

Roberto Mancini avrebbe così un altro esterno per il suo attacco e chissà che non gli passi il mal di pancia. Gabigol, che giovedì sarà impegnato nella partita inaugurale del torneo olimpico di calcio contro il Sudafrica, preferisce attaccare sulle fasce. Meglio se da destra da dove può accentrarsi e puntare la porta con il suo mancino. All'occorrenza però Gabriel Barbosa può giocare anche come centravanti, ruolo ricoperto in nazionale nell'ultima Copa America. Un acquisto che si integrerebbe alla perfezione con quello, non ancora ufficiale, di Antonio Candreva, destro naturale nato trequartista ma che sa giocare anche sulle fasce.

Gabriel Barbosa Gabigol
Gabriel Barbosa in una foto pubblicata sul suo profilo Facebook

Gabigol, luci e ombre del talento brasiliano

Sul campo illumina il gioco con i suoi colpi da fenomeno. Fuori Gabriel Barbosa fa discutere per il suo caratteraccio. "Fosse stato per le relazioni sul suo comportamento non l'avremmo convocato, ma scommettiamo sul suo talento", disse Gilmar Rinaldi, coordinatore della nazionale brasiliana, dopo la chiamata del c.t. Dunga. Sui suoi eccessi fuori dal campo si sono espressi in molti. "Al Santos ci sono giovani che pensano più a godersi la fama che alla squadra", si giustificò un giorno l'allenatore del Santos Moreira. Con lui Gabigol non vedeva mai il campo. Il risultato? Moreira esonerato e Gabriel titolare.

Lo accusano di essere arrogante e troppo protagonista, un po' come Neymar.

Il più duro fu Alexandre Gallo, ex allenatore della nazionale olimpica: "A Gabriel Barbosa interessano troppo vestiti, taglio di capelli e tatuaggi, non si impegna abbastanza per migliorare tatticamente e gioca per sè più che con la squadra". Se andrà davvero all'Inter, i nerazzurri dovranno lavorare molto su questi aspetti e Mancini, che di teste calde ne ha gestite in carriera, è forse l'uomo migliore per farlo. Sempre che gli passi il mal di pancia.

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