Il dato numerico che spiega la crisi interista lo snocciola Inzaghi subito dopo la gara: «Lo scorso anno abbiamo perso tre partite dopo 30 gare, questa volta nelle prime sette. Tre trasferte e altrettante sconfitte, dopo che nelle ultime due eravamo passati in vantaggio: siamo la stessa squadra che lo scorso anno non ha preso gol per otto gare di fila. È necessario lavorare per ritrovarci. Io sono l'allenatore e ho la responsabilità di questa situazione: ma siamo tutte lì e dobbiamo riprenderci». Due cambi dopo 30 minuti, quasi un record. «Ho sostituito Mkhitaryan e Bastoni perché erano ammoniti. La reazione di Alessandro è comprensibile, ma bisogna fare delle scelte. Avrei dovevo toglierli tutti... L'Udinese ha avuto più cattiveria, è stata più determinata e aggressiva e ha meritato la vittoria».
Intanto i friulani, con 16 punti, hanno eguagliato la migliore partenza in A che risaliva alla stagione 2000/2001. In quella squadra c'era anche un giovane Andrea Sottil, ora alla guida dell'Udinese. «Aver giocato quattro anni qui mi ha aiutato nell'inserimento - ha detto il tecnico -. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i dirigenti e la tifoseria. La mia idea di calcio si sposa bene con questa società.
L'Udinese è regina degli scouting, ogni anno arrivano giocatori forti e adatti al progetto. Sono molto orgoglioso della squadra, ci godiamo la classifica ed è giusto festeggiare. Bisogna rimanere equilibrati, ma stiamo meritando questo piazzamento».
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