L'Inter a Udine per rialzarsi in fretta e soprattutto bene dallo scivolone del derby. Fantasmi. Inusuale l'orario, alle 3 del pomeriggio, come solo 2 volte nelle 3 stagioni con Inzaghi in panchina. L'ultima, lo scorso anno, non è tra le più beneauguranti: 2-2 in casa col Bologna di Thiago Motta e Zirkzee. E anche Udine, nel campionato più brutto, quello vinto dal Napoli, fu uno dei punti più profondi dell'apnea nerazzurra, una rumorosa sconfitta che arrivò a un passo dal terremoto. Fantasmi.
Chiaro che Inzaghi preferisca partire dall'ultima volta in Friuli, quando Frattesi strappò nel recupero 3 punti propedeutici alla festa scudetto in casa del Milan. Era l'Inter inarrestabile ovunque: 14 vittorie a Milano e addirittura 15 lontano da San Siro. Pochi mesi e sembra un altro film: 2 partite in trasferta e ancora nessuna vinta, 7 punti in meno messi insieme nelle prime 5 giornate di campionato, la testa della classifica ancora vicina, solo per l'avvio balbuziente un po' di tutti. Da avere l'attacco più prolifico e la difesa più ermetica, Inzaghi s'è ritrovato il bomber principe che non segna più (1 gol in 14 partite, nessuno quest'anno) e la difesa che paga regolarmente dazio agli avversari, 5 gol al passivo in altrettante partite (nello scorso campionato furono 22 in 38).
Inzaghi confida che la settimana di lavoro post derby sia bastata per ricaricare le batterie, principalmente di Lautaro, che avendo bisogno sì di allenarsi, ma anche di giocare, sarà regolarmente in campo dall'inizio. Al suo fianco, Thuram, anche se Taremi scalpita. Le scelte di Inzaghi dovranno tenere ovviamente conto anche del secondo turno di Champions, martedì contro la Stella Rossa a San Siro, quando servirà vincere per non vanificare il pareggio-impresa di Manchester. Il tecnico conta di lasciare a riposo Pavard (dentro Bisseck), con Acerbi e Bastoni. A sinistra difficilmente rinuncerà all'inesauribile Dimarco, mentre fra Darmian (favorito) e Dumfries c'è il solito ballottaggio per la corsia destra. L'olandese nel frattempo ha raggiunto l'accordo col club per il prolungamento del contratto in scadenza a giugno. A breve l'annuncio del rinnovo fino al 2028.
A centrocampo, oltre all'imprescindibile Calhanoglu, dovrebbe esserci Mkhitaryan (Zielinski in fase di sorpasso), mentre sarà ovviamente Frattesi a sostituire l'infortunato Barella, indisponibile fino alla sosta.
Per l'incursore goleador, c'è quindi la grande opportunità di giocare con continuità, ma anche l'obbligo di non fare rimpiangere troppo il titolare.Non sarà semplice, perché se è vero che Frattesi ha grande senso dell'inserimento e del gol, il lavoro anche oscuro di Barella è difficilmente replicabile.
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