Italvolley, addio finale La Serbia resta un tabù

Le ragazze sbiadiscono di nuovo all'ultimo Errori e poca lucidità. In gara solo nel 3° set

Italvolley, addio finale La Serbia resta un tabù

La delusione di un altro traguardo sfumato lì, sul più bello. Il Tricolore che sbiadisce, come avvenuto per il basket e per Matteo Berrettini, ad un tiro di schioppo dalla gloria. Che la Serbia fosse forte era risaputo, essendo arrivata a questo europeo di pallavolo con i galloni di campione uscente e iridata. Ma della sconfitta di ieri dell'Italia di coach Mazzanti rimane l'amaro in bocca, quello di quando dimentichi di mettere lo zucchero nel caffè. Errore banale che si poteva evitare.

Le ragazze terribili della nazionale femminile di volley hanno perso 3-1 con la Serbia nella semifinale degli Europei e oggi giocherà la finale per il bronzo contro la Polonia (ore 16, diretta Rai 2 e Dazn) battuta dalla Turchia, che conquista uan storica finale. Le azzurre non sono riuscite a tener testa alle campionesse del Mondo e d'Europa ma hanno anche commesso troppi errori e messo in campo poca lucidità. Il capolavoro non è riuscito, l'Italia non ha compiuto l'impresa, niente rivincita della finale degli ultimi Mondiali ma purtroppo il 3-1 (25-22, 25-21, 21-25, 25-20) ha dimostrato che la corazzata slava, che non ha giocato la sua migliore partita, è sembrata comunque più forte. Le ragazze del CT Mazzanti non hanno mai dato l'impressione di potere avere la meglio, eccezion fatta per lo sprint messo in atto nel terzo set che ha acceso una piccola speranza per qualche frangente.

Ora la sfida per la medaglia di bronzo: una mera consolazione dopo l'argento iridato, ma l'obiettivo sarà cercare di tornare sul podio a dieci anni di distanza dall'ultima volta (oro nel 2009). Anche se è inutile negare che c'è un po' di amarezza per l'esito di questa contesa. C'è un numero che esplica al meglio la prestazione delle azzurre: 35 errori. Una sfilza di sbagli offensivi che hanno messo in ginocchio la nostra Nazionale a cui è mancata totalmente Paola Egonu. L'opposto ha messo a segno 26 punti ma ha commesso 18 errori (38% in attacco, 5 muri, 3 aces): perso chiaramente il duello con Tijana Boskovic che ha siglato 22 punti risultando però decisiva in diversi frangenti. Sottotono anche le schiacciatrici Sorokaite (9) e Sylla (7), la palleggiatrice Malinov ha sfruttato poco le centrali Chirichella (10, 3 muri) e Folie (5). La Serbia ha trionfato grazie ai già citati errori delle azzurre, alla prestazione di Boskovic e alla prestazione maiuscola della regista Maja Ognjenovic che ha esaltato le centrali Veljkovic (10) e Popovic (12) oltre al martello Mihajlovic (13).

Ora non resta che sperare nei ragazzi di Blengini, che da giovedì prossimo saranno impegnati anche loro nel campionato europeo.

Le ragazze, invece, dovranno fare tesoro degli errori commessi in previsioni delle Olimpiadi estive di Tokyo 2020. Un altro grande obiettivo che non si potrà fallire. Perché le qualità ci sono, manca solo la convinzione nei propri mezzi. E di certo non è cosa da poco.

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