Juventus nell'occhio del ciclone. Tanto per cambiare. Non da sola, questo no: però, ancora una volta, la società bianconera diventa protagonista dell'ennesima vicenda giudiziaria. Una vicenda che si pensava chiusa e che invece ieri è stata più o meno clamorosamente riaperta. La Procura della Federcalcio ha infatti notificato alle parti interessate la richiesta di revocazione parziale per la sentenza definitiva della giustizia sportiva sull'inchiesta plusvalenze: la riapertura dell'indagine riguarda appunto la Juventus che secondo i magistrati avrebbe sovrastimato le plusvalenze tra il 2018 e il 2021 per un totale di 155 milioni di euro - e altre squadre, ed è stata chiesta sulla base dell'articolo 63 del codice di giustizia sportiva.
Lo scorso aprile il processo sportivo riguardante l'inchiesta sulle plusvalenze si era concluso in primo grado con il proscioglimento per tutti i dirigenti e le società finite a giudizio davanti al Tribunale nazionale federale. Tra loro c'erano anche Andrea Agnelli, all'epoca presidente della Signora, e Aurelio De Laurentiis, padre padrone del Napoli: complessivamente erano 59 i dirigenti coinvolti di undici società. Cinque di queste, oltre a Juve e Napoli, erano di serie A: Genoa, Sampdoria ed Empoli. A loro vanno aggiunte anche Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara. A metà maggio, poi, la Corte d'appello federale aveva respinto il ricorso della Procura della Figc la quale però, in seguito all'avviso di garanzia ad Andrea Agnelli e altri dirigenti bianconeri, aveva successivamente chiesto alla Procura della Repubblica di Torino l'acquisizione di nuovi atti dell'inchiesta per valutare se vi erano i presupposti per riaprire il processo. «Solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale», il procuratore federale avrebbe potuto decidere di impugnare la sentenza. E siamo così arrivati a ieri con la decisione di riportare in giudizio Juventus, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara.
Nel frattempo la procura guidata da Giuseppe Chinè, dopo le dimissioni del cda bianconero, ha aperto un altro fascicolo sul capitolo dei contratti bianconeri legato all'inchiesta della procura torinese.
Sempre la Figc ha inoltre reso noto che la Procura Federale si è attivata, nell'ambito di un nuovo procedimento disciplinare sportivo, nei confronti della società Juventus e di altre società sportive professionistiche per ulteriori e nuove condotte disciplinarmente rilevanti rispetto a quelle per le quali ha già esercitato l'azione disciplinare dinanzi agli Organi di Giustizia Sportiva nell'ambito dell'indagine plusvalenze della stagione sportiva 2021-2022. Attese, a questo punto, altre inevitabili puntate.
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