Nuova Juventus. Ma incompleta. Più di quanto fosse lecito aspettarsi in occasione della prima di campionato. Stasera, contro il neopromosso Como, i bianconeri si presenteranno con il look rinnovato. Solo parzialmente, però. Perché mancano ancora almeno tre giocatori e qualcuno di troppo è ancora presente in rosa. Storture di un mercato certamente complicato, ma forse anche frutto di un fascino che la Signora ha parzialmente perso nel corso degli ultimi anni: succede così che i bianconeri abbiano visto accasarsi altrove Calafiori e Todibo, ovvero i primi due obiettivi identificati per rinforzare la difesa, e che stiano ancora aspettando la risposta di Kalulu, forse non troppo convinto di lasciare il Duomo di Milano per la Mole di Torino. «Sono molto sereno, lavoriamo tutti insieme per migliorare la squadra le parole di Thiago Motta, arrivato all'esordio ufficiale sulla panchina della Signora -. C'è tanto entusiasmo e non vediamo l'ora di scendere in campo: vogliamo arrivare al nostro obiettivo, ovvero fare una grande prestazione e prenderci il risultato che desideriamo». Dall'altro lato ci sarà il Como allenato da Cesc Fabregas, ex centrocampista tutto fosforo che alla Juve aveva anche segnato un gol, mandando poi in rete Titì Henry, quando indossava la maglia dell'Arsenal nei quarti di finale di Champions 2006: squadra ambiziosa, quella lariana, con una proprietà ricchissima che fa capo ai fratelli indonesiani Robert e Michael Hartono, cui viene attribuito da Forbes un patrimonio complessivamente superiore ai 50 miliardi di dollari: l'ex granata Belotti guiderà l'attacco e, visto quanto accaduto sabato a Inter e Milan, la Juve farà meglio a non dare nulla per scontato.
Sullo sfondo, ma nemmeno troppo, il mercato. Sia in entrata che in uscita. Detto di Kalulu, dovrebbe ormai essere questione di ore l'ufficialità di Koopmeiners, visto che l'Atalanta ha chiuso per Samardzic: l'olandese sarà sostanzialmente pagato per la cifra da sempre indicata dai bergamaschi (poco meno di 60 milioni), poco inclini a fare sconti a chicchessia. Ormai vicino anche Nico Gonzalez, nemmeno convocato dalla Fiorentina per il suo primo impegno in campionato, mentre resta il dubbio su Francisco Conceicao, che Giuntoli vorrebbe in prestito: si vedrà.
Nel frattempo Rugani, cui in primavera era stato prolungato il contratto, andrà in prestito all'Ajax, Kostic piace al Crystal Palace, McKennie è stato reintegrato e il «cerino» Chiesa rimane pericolosamente acceso: «Abbiamo parlato, c'è massimo rispetto ma non è cambiato niente». Si attendono offerte, ecco. Mentre Yildiz, maglia numero 10 sulle spalle, prepara scintille.
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